Tra il 1995 e il 2004 l’aumento e’ stato del 127%, concentrato soprattutto nel settennato 1996-2003.
Secondo l’indagine condotta sul settore dal Movimento difesa del cittadino, in quei sette anni le tariffe sono infatti rincarate del 106%. Un’impennata difficile da fronteggiare per gli automobilisti che, nello stesso periodo, hanno invece visto le loro buste paga solo del 18,2%.


Ripercorrendo l’andamento dei costi anno per anno, l’associazione spiega che fino al 2002, l’aumento medio annuo e’ stato dell’11% con un picco di crescita che arriva fino al 17% nel 1999. Dal 2003 e’ iniziata invece una fase di rallentamento della crescita dei prezzi (+5%), ancora piu’ accentuata nei primi sei mesi del 2004 (+1%).


Gli aumenti sembrano ancora piu’ evidenti se confrontati con l’andamento dell’inflazione: tra il ’96 e il 2003, continua il Movimento, l’indice dei prezzi al consumo ha infatti mostrato un aumento del 17,8%, praticamente in linea con la crescita delle retribuzioni, ma di circa 6 volte inferiore rispetto alla fiammata delle tariffe assicurative.
E non e’ possibile neanche giustificare gli aumenti con quello da sempre denunciato dalle compagnie come un anomalo incremento del costo medio dei sinistri. ”Negli indennizzi per danni a cose – scrive l’associazione – due importanti voci di costo sono i ricambi e i servizi di riparazione. Tra il ’95 e il 2004, mentre il prezzo dei ricambi e’ aumentato del 17,7% e quello delle riparazioni del 36,8%, l’rc auto si e’ impennata del 127%”.


Nel suo rapporto l’associazione dei consumatori ha quindi preso in esame le tariffe massime e minime applicate per i vari profili di assicurati nelle piu’ importanti citta’ italiane.
Dall’analisi emerge che per i neopatentati, categoria tradizionalmente piu’ colpita dal caro-tariffe, il capoluogo dove la polizza costa di meno e’ Bari (tra i 1.114 e i 2.552
euro, il minimo tra le 10 province considerate nello studio). I diciottenni hanno invece vita difficile a Bologna, dove le tariffe oscillano tra un minimo di 1.513 e un massimo di 3.506
euro, e a Napoli, che si conferma ancora una volta come la capitale del caro-polizza (da un minimo di 1.665 euro a un massimo di 3.609 euro).