”Un’altra citta’, piu’ attenta alla salute dei cittadini, e’ possibile”. Con queste parole l’ assessore alla mobilita’ del Comune di Bologna Maurizio Zamboni ha presentato la settimana europea della mobilita’. Che coincide con l’entrata a pieno regime, dopo alcuni mesi di sperimentazione, di ‘Sirio’, il varco elettronico che punisce chi, abusivamente, entra in centro con l’auto.


Da lunedi’ i nove varchi elettronici funzioneranno da soli, senza la presenza di un agente della polizia municipale. Il ‘vigile elettronico’, nelle intenzioni dell’amministrazione, dovrebbe drasticamente diminuire il traffico privato nel centro storico.


Come gli altri Comuni dell’Emilia-Romagna anche Bologna ha aderito al blocco del traffico per giovedi’ 22. Nel capoluogo il provvedimento sara’ limitato alla cerchia dei Mille, dalle 15 alle 18. Nell’occasione il Comune organizza una visita guidata con il professor Eugenio Riccomini.


”Per la settimana europea della mobilita’ – ha detto Zamboni – abbiamo preparato un calendario significativo non solo per le iniziative, ma perche’ inaugura dei provvedimenti strutturali che rimarranno nel tempo, in attuazione degli orientamenti del piano approvato nel febbraio scorso. Non solo con il presidio elettronico del centro storico, ma anche con gli incentivi per la conversione del parco auto a gpl e metano, per il potenziamento del car sharing, e per la creazione di nuovi servizi per chi va in bicicletta”. Dal 20 entrera’ in vigore anche la sperimentazione di ‘Rita’ (la telecamera che controlla le corsie preferenziali) in via Ugo Bassi, via Rizzoli e via Indipendenza.

Per la settimana europea della mobilita’ ci saranno anche iniziative come la ‘biciclettata’ di domenica, a cui parteciperanno il sindaco Sergio Cofferati e la presidente della Provincia Beatrice Draghetti.


La settimana europea della mobilita’, secondo Zamboni, vuole pero’ essere anche un modo per polemizzare con il Governo.

”Questa iniziativa dei Comuni – ha detto l’assessore – vuole dimostrare che la possibilita’ delle citta’ di intervenire e’ legata alla capacita’ del Governo di mettere a disposizione delle citta’ le risorse necessarie a realizzare i provvedimenti che servono. Nelle nostre iniziative e’ implicita la critica al Governo per averci lasciati da soli di fronte a queste emergenze”.