Sono cresciuti di 1.391 unità negli ultimi tre anni (sono 9.182 al primo semestre 2005) i commercianti ambulanti che animano i 752 mercati
dell’Emilia-Romagna, ma l’Anva, l’associazione nazionale della Confesercenti che ne riunisce circa un terzo, ha comunque aperto una settimana di mobilitazione che durerà fino a sabato per sottolineare le ‘proposte per qualificare i mercati, l’unica vera alternativa alla grande distribuzione’.


In cima alla lunga lista di richieste c’è quella di ‘abbattere alcuni costi di gestione’: su tutti c’è l’eliminazione ‘della fiscalizzazione dei registratori di cassa’ e la ‘revisione degli studi di settore con il
ritorno ai parametri precedenti’.
L’ha spiegato il coordinatore regionale dell’Anva, Andrea Casadei Della Chiesa: ”Il ministro di turno ci aveva
promesso l’eliminazione dei registratori con l’arrivo degli studi di settore: ora ce li ritroviamo entrambi”, pagando sempre di più, visti i parametri degli studi. I commercianti chiedono anche più elasticità per i contratti di lavoro, ”perchè spesso uno ha diversi collaboratori in diverse città”.
Altro punto, la variazione dell’orario dei mercati:
”Dovrebbero essere posticipati – ha detto Gabriele Fantini, presidente regionale Anva – perchè, per esempio, dalle 6 alle 9 non c’è quasi nessuno, e le abitudini dei cittadini sono cambiate. Per lo stesso motivo c’eè l’esigenza di posticipare gli orari di chiusura”.
Preoccupazione anche per i tagli agli Enti locali promessi dalla Finanziaria: ”Andremo verso una restrizione di alcuni contributi pubblici (per alcune iniziative dei mercati, ndr) che ci potrebbero mettere in grande difficoltà”.

Per pubblicizzare queste richieste l’Anva distribuirà volantini nei pressi di gazebo posti in cento mercati italiani.
Rispetto al 2004, nel primo semestre di quest’anno, i commercianti itineranti sono passati da 3.000 a 3.185, mentre quelli con posteggio fisso (nel mercato) sono diminuiti di 30 unità: da 6.027 a 5.997.

In regione – ha poi illustrato Stefano Bollettinari, segretario regionale della
Confesercenti – ci sono 32.572 posteggi, cioè posti per ogni bancarella, mentre il maggior numero di mercati si registra in provincia di Bologna,
con 137: seguono le province di Ferrara (103), Forlì-Cesena (96), Reggio Emilia (87), Ravenna e Modena (83), Parma (64), Rimini (53) e Piacenza
(46).