Sono già quasi mezzo milione gli italiani che solo la scorsa settimana sono finiti nella rete dei mali di stagione, le pre-influenze: febbre, male alle ossa, brividi, tosse e raffreddore. Ma non è ancora l’influenza vera, quella contro la quale ci si sta vaccinando proprio in questi giorni che arriverà solo a dicembre.

Nessun europeo e tanto meno italiano, infatti, si è ancora ammalato di quella autentica, causata da un mix di tre ceppi: il California, il nuovo Caledonia e lo Shangai.

Le cosiddette sindromi parainfluenzali, registrare dai medici sentinella la scorsa settimana nella sorveglianza epidemiologica (realizzata come ogni anno per comprendere l’andamento di questo tipo di contagi e per seguire alle costole l’arrivo della influenza vera) sono state più precisamente 451.571.
Ma sono dati al ribasso, perché la rete di sorveglianza è solo all’inizio della stagione e ancora tutti i medici non hanno inviato i dati sulle condizioni dei propri assistiti.

“Quest’anno – ha spiegato il virologo dell’università di Milano Fabrizio Pregliasco – queste temperature ballerine ampliano, anche se leggermente, il numero di questi casi, che per le prossime settimane sarà destinato a salire”. E come ogni anno i virus colpiscono in doppio modo: alle vie respiratorie o a livello intestinale.

Chi si è vaccinato in questi giorni e che di fronte alle prime linee di febbre teme di essersi preso comunque l’influenza, può stare tranquillo. Il vaccino lo proteggerà ma solo quando arriverà quella vera che si prevede colpirà 4-5 milioni di italiani in tutto.