Scuole aperte e gestite dai genitori durante le festività, monumenti e parchi adottati dai ragazzi, pezzi di città progettati dai bambini, insieme a loro e pensando a loro. E, contemporaneamente, il parlamento delle scuole e gli incontri con le istituzioni locali, vale a dire, esempi di come i giovani possono vivere la città e partecipare alla vita democratica. Sono alcune delle esperienze promosse dal Comune di Modena e sono, anche, i due aspetti attorno ai quali ruota il convegno “Vivere la città di oggi, progettare la città di domani” che si terrà al Forum Monzani il 18 e il 19 novembre.

La due giorni è organizzata dall’assessorato all’Istruzione, Politiche per l’infanzia e dall’ufficio Modena città educativa, in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si celebra il 20 novembre. L’iniziativa vuole dar voce alle istanze dei bambini e degli adolescenti nella scuola e nel territorio.

“Perché – spiega l’assessore all’Istruzione, Adriana Querzè – i diritti dei ragazzi ad essere consultati e a partecipare alle decisioni che li riguardano sono ancora poco garantiti nelle nostre città e nelle nostre scuole. Ascolto e partecipazione sono invece due aspetti indispensabili alla crescita di ogni individuo: garantirli ai più giovani deve essere un impegno quotidiano per gli adulti, declinabile in esperienze concrete in grado di lasciare ai giovani spazi decisionali veri. Ne sono un esempio – conclude l’assessore – il parlamento degli studenti sorto in due scuole medie della città, le Ferraris e le Marconi, che quest’anno sarà esteso ad altre scuole e sfocerà nella creazione di un Consiglio di Circoscrizione dei ragazzi”.

E’ questa tra le esperienze che saranno presentate al convegno “Vivere la città di oggi, progettare la città di domani” che ha ottenuto il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Modena e di C.am.in.a (Città amiche infanzia e adolescenza). Durante il convegno il sindaco di Modena Giorgio Pighi sarà insignito del titolo di “Difensore civico dei bambini e degli adolescenti” dall’Unicef.