Il Coordinamento Donne pensionate e il Comitato Direttivo provinciale dello Spi/Cgil di Modena, esprimono grande preoccupazione per le strumentali polemiche del ministro della Salute
Storace, di alcune forze della maggioranza di Governo, del presidente della Camera Casini e della CEI sulla legge 194.


Le donne pensionate ed anziane in questa provincia sono parte di una generazione che lottando a lungo con determinazione per una norma che salvaguardia la dignità delle donne, ha promosso una procreazione responsabile e cosciente e garantito la salute, in un frangente così
doloroso e drammatico per la vita di ogni donna.
Quella battaglia, fondata sul riconoscimento della responsabilità femminile e sulla capacità di autodeterminazione delle donne, rischia di essere
rimessa in discussione, con grandi pericoli per le nuove generazioni e per le donne più deboli, per le quali si vorrebbe ripristinare una sorta di ‘tutela’ e di ‘controllo’ dall’alto.

Il Comitato Direttivo e il Coordinamento donne dello Spi/Cgil di Modena: rivendicano il potenziamento dei consultori nella loro funzione di
prevenzione e l’utilizzo della pillola abortiva R.U. 486, come ha deciso l’assemblea legislativa regionale dell’Emilia Romagna; precisano che le commissioni di indagine sui consultori e l’ingresso dei volontari del “Movimento per la vita” sono atti offensivi non solo per le donne, ma anche per gli operatori del settore; ricordiamo ancora una volta che la legge 194 e la sua promozione, hanno
significato l’abbandono di oltre il 40% delle interruzioni di gravidanza nel nostro Paese;
si propongono inoltre di continuare con forza la loro azione a supporto delle donne, dei loro diritti, del riconoscimento della loro dignità e invitano tutte le donne e gli uomini a non disperdere un patrimonio di conquiste civili e sociali che ogni giorno vanno difese ed affermate; confermano fin da ora la loro adesione alla proposta di iniziativa nazionale promossa dalle donne di Milano per il 14 gennaio 2006 per la difesa della legge 194 e per riaffermare la capacità di autodeterminazione
delle donne.