“Non c’è mai limite al peggio – afferma il Consigliere Regionale di Forza Italia Fabio Filippi – dopo l’accerchiamento dei palazzi messo in atto da Nanni Moretti, dopo le numerose pillole di saggezza pronunciate dal signor Agnoletto e dopo i proclami violenti di Casarini e delle sue tute bianche…. no Global, Black Block e chi più ne ha più ne metta; pare che Prodi e compagni siano alle prese con nuovi arruolamenti”.

Il nuovo soldato che con tutta probabilità infoltirà le file dell’armata brancaleone denominata Unione sembra essere il famigerato Mohamed Daki, il marocchino accusato di terrorismo e di
falsificazione di documenti, espulso dall’Italia lo scorso 10 dicembre. Il marocchino ha infatti dichiarato ad un importante quotidiano reggiano: “Fra poco ci sono le elezioni politiche in Italia (…). io voglio tornare in Italia qualora vincesse Romano Prodi”.
“Dalle parole dell’ex Imam di Reggio Emilia predicatore nella moschea di via Adua, sembra che gli siano arrivate rassicurazioni per il rimpatrio nel Bel Paese da parte di importati esponenti del centro-sinistra. Se questo fosse vero – prosegue il Consigliere Regionale di Forza Italia – sarebbe estremamente grave e pericoloso per tutti i cittadini di destra e di sinistra”.

“Per gli italiani è auspicabile che la sinistra non vinca le elezioni: non è ammissibile che per compiacere le proprie componenti più estreme alcuni esponenti dell’ Unione siano disponibili ad accogliere in Italia personaggi definiti dal giudice Dambruoso come: ‘personaggi che reclutavano soggetti da inviare in Iraq, raccoglievano documenti falsi e diffondevano gli ordini del mullah Fouat direttamente dalla Siria’”.
“Penso ce ne sia abbastanza per dichiarare il marocchino Daki come persona indesiderabile e pericolosa per la sicurezza della nostra civiltà!
Noi rispettiamo gli stranieri che vengono in Italia per lavoro e non certo gli individui in odore di terrorismo, speranzosi di arrivare alla ribalta tra le stars dell’estrema sinistra”.

Il reggiano Filippi si aspetta una smentita da parte dei vertici della Margherita e soprattutto da parte dell’Ulivo di cui Romano Prodi rappresenta la più alta carica.
“I simpatizzanti del centro-sinistra dovrebbero chiedere ai vertici del loro partito di fare subito chiarezza sulle azzardate dichiarazioni del terrorista Daki, amico di un kamikaze morto nell’attentato alle torri gemelle dell’11 settembre 2001.
Speriamo – conclude Filippi – che Prodi e sodali non pensino che i terroristi siano utili per la vittoria politica del centro-sinistra”.