La Provincia di Modena ha aderito alla campagna ‘Control arms‘ promossa dalle associazioni Amnesty international, Iansa e Oxfam con l’obiettivo di istituire entro il 2006 il Trattato internazionale sul commercio degli armamenti.

Nel documento approvato dalla giunta provinciale si sottolinea come l’Italia sia tra “i protagonisti del commercio di armi a livello mondiale: settimo paese tra gli esportatori di armamenti a uso militare, quarto tra i produttori e secondo nell’esportazione di armi leggere”.

La rete italiana che sostiene la campagna “Control arms” è costituita da una trentina di organizzazioni e vi hanno aderito anche diverse associazioni modenesi: dalla cooperativa sociale Oltremare a Modena Terzo mondo, da Pax Christi a Legambiente, fino ad Attac Modena, Casa per la pace, Overseas, Wwf, Lilliput ed Emergency.

“Nel caso dell’Italia – sottolinea l’assessore Stefano Vaccari – serve un’effettiva e rigorosa applicazione della legge 185 sull’esportazione di sistemi d’arma a uso militare ed è urgente una legislazione in materia di esportazione delle cosiddette “armi leggere” a “uso civile e sportivo”, così come una legislazione specifica per il controllo degli intermediari di armi (broker) che operano sul suolo nazionale”.

La campagna “Control arms” prevede l’invio di una “foto-petizione” da realizzare in occasione della seconda Conferenza dell’Onu sui traffici illeciti di armi leggere per ottenere, appunto, la definizione di un Trattato internazionale sul commercio degli armamenti. Entro luglio, quindi, ci si propone di raccogliere a livello nazionale oltre un milione di immagini dei volti dei firmatari della richiesta.