Un nuovo Pronto Soccorso, nuove Sale Operatorie, un Servizio di Radiologia completamente ristrutturato, un nuovo ingresso, spazi per attività sanitarie ed amministrative, nuove camere ardenti ed un’ala tecnologica per le apparecchiature e le centrali di monitoraggio dei servizi tecnici.

Sono le novità dell’ospedale di Vignola, il primo atto del complessivo progetto di ammodernamento e potenziamento della struttura. L’intervento è costato complessivamente oltre 12 milioni e 400 mila euro (7.230.396 Stato, 380.628 Regione, 4.805.720 Azienda USL), ma saranno presto investiti un altro milione e 617 mila euro per adeguare lo standard alberghiero delle camere di degenza alle esigenze di un moderno ospedale. L’ingresso principale è stato spostato nell’area prospiciente i parcheggi (la via sarà intitolata a Papa Giovanni Paolo II) e più lontana dalle strade di maggior viabilità e dall’accesso al Pronto Soccorso, evitando, in questo modo, sovrapposizioni ed innalzando i livelli di sicurezza per chi accede alla struttura.

I nuovi reparti sono stati inaugurati questa mattina con una cerimonia alla quale sono intervenuti Giovanni Bissoni (Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna), Roberto Rubbiani (Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena), Emilio Sabattini (Presidente della Provincia di Modena), Roberto Adani (Sindaco di Vignola) e Andrea Donati (Direttore sanitario dell’ospedale). Mons Sergio Govi ha impartito la benedizione al termine degli interventi.
Il nuovo ingresso dell’ospedale ed il nuovo Pronto Soccorso entreranno in funzione il 1° febbraio, il nuovo comparto operatorio sarà attivo dal 6 febbraio, mentre il Servizio di Radiologia è stato ristrutturato, ma non ha mai interrotto la propria attività.

Pronto soccorso
Il nuovo Pronto Soccorso è collocato nel lato nord del piano terra ed occupa un’area di oltre 400 metri quadrati, doppia rispetto alla precedente. L’ingresso principale è in via Plessi, attraverso una rampa carraia ed una pedonale, ma si può accedere anche da una seconda entrata, attraverso il nuovo ingresso dell’ospedale.
L’ingresso principale avviene dalla camera calda, di maggiori dimensioni e meglio protetta della precedente dagli eventi atmosferici. Tutti gli accessi portano allo sportello del triage. Se i medici del Pronto Soccorso sono impegnati, i pazienti con patologia non grave sostano nella sala d’attesa riservata, mentre quelli con patologie più gravi vengono trasferiti in uno dei tre ambulatori, dotati di attrezzature per il supporto dei parametri vitali e per un’eventuale diagnosi strumentale. In caso di necessità, attigua al Pronto Soccorso è stata collocata una diagnostica radiologica riservata alle emergenze. Il paziente che necessita di un’osservazione prolungata viene assistito nell’area per l’osservazione breve intensiva (OBI), dotata di quattro posti letto, tutti monitorati, fino al completamento dell’iter diagnostico.
Oltre a queste novità, il nuovo Pronto Soccorso ha più locali di servizio ed un ambiente dedicato alle attrezzature di laboratorio (POCT) utilizzate per l’esecuzione in tempi rapidissimi delle analisi indispensabili per diagnosticare le patologie più gravi o per effettuare test laboratoristici urgenti.
Infine, gli ambienti dispongono di una ricca dotazione di moderni strumenti di monitoraggio, controllo e ripristino dei principali parametri vitali.

Radiologia

Il Servizio di Radiologia è stato profondamente rinnovato, sia negli ambienti che nella dotazione tecnologica. I locali sono stati ampliati e resi più funzionali. Sono ora disponibili due ambulatori dedicati all’attività ecografica, entrambi dotati di ecografi di ultima generazione con tecnologia digitale, che consentono l’esecuzione di esami di diagnostica internistica, vascolare (ecocolor-Doppler), senologica, nonché esami ecografici con mezzo di contrasto. Sono stati, inoltre, sostituiti gli apparecchi per l’attività radiologica convenzionale ossea, toracica ed odontoiatrica (ortopantomografia e teleradiografia). La diagnostica ossea è dotata di un sistema con tubo radiogeno pensile, stativo e lettino, e sistema di rilevazione CR (Computer Radiography) per l’elaborazione digitale delle immagini. La diagnostica toracica e odontoiatrica sono di tipo DR (Direct Radiology) e permettono l’acquisizione delle immagini radiologiche direttamente in forma digitale.
La diagnostica senologica era, invece, già dotata di un mammografo con tecnologia CR che viene utilizzato per lo screening del carcinoma mammario e per la senologia clinica.
La nuova diagnostica radiologica per esami viscerali è dotata di un apparecchio telecomandato digitalizzato di ultima generazione, la TC (Tomografia Computerizzata) ha un sistema multi detettore di elevate prestazioni, che consente di eseguire studi morfologici ad alta definizione e vascolari Angio-TC.
Contigua al Pronto Soccorso c’è la sala diagnostica dedicata agli esami urgenti, dotata di apparecchiature di radiologia convenzionale con sistema CR e di un apparecchio ecografico.

Tutte le apparecchiature utilizzano la tecnologia digitale e questo è un presupposto indispensabile per poter far confluire le immagini nel sistema RIS-PACS provinciale, che consente la messa in rete di tutti gli apparecchi radiologici, con la possibilità di archiviare su supporto magnetico tutte le immagini prodotte, di rielaborarle in stazioni di lavoro, anche a distanza, e di valutarle ed interpretarle direttamente sui monitor.

Comparto operatorio
Tutte le sale operatorie sono state concentrate in un unico blocco operatorio su una superficie di oltre 450 metri quadrati, situato al piano terra della nuova ala ospedaliera, in posizione centrale tra i reparti di degenza a valenza chirurgica (Ortopedia, Chirurgia, Day Surgery polispecialistico) e il Pronto Soccorso, ai quali è direttamente collegato attraverso percorsi orizzontali e verticali, in parte dedicati.
Il blocco ha tre sale operatorie, un ambiente per la preparazione ed il monitoraggio del paziente nelle fasi pre e post-operatoria, una centrale di sterilizzazione e locali di servizio per le attività organizzative e lo stoccaggio delle attrezzature e dei materiali.
Le sale operatorie sono state progettate, come quelle del nuovo ospedale Civile di Baggiovara, minimizzando gli ingombri a terra e collocando a pensile tutti i cavi, le prese ed il maggior numero di apparecchiature. I pensili hanno anche dei display che consentono al chirurgo di vedere le immagini prodotte dalle apparecchiature utilizzate in sala e, in futuro, quelle del sistema RIS-PACS provinciale.
L’accesso al comparto operatorio è regolato da aree-filtro o da barriere idonee a preservare le condizioni igieniche necessarie per operare in sicurezza. Anche l’aria viene immessa all’interno delle sale operatorie da un impianto di climatizzazione che la filtra e pretratta. Il materiale sterile o pulito segue un percorso diverso da quello sporco che viene stoccato temporaneamente in un apposito ambiente, in attesa di essere smaltito o portato nella centrale di sterilizzazione.
Il blocco operatorio è dotato anche di un sistema passamalati, che consente di trasferire il paziente dal letto di degenza al piano operatorio e viceversa, in maniera sicura ed ergonomica, garantendo, allo stesso tempo, la separazione fra zona di degenza e zona sterile.
I locali utilizzati per le attività di supporto sono situati all’interno del comparto e attrezzati con apparecchiature informatiche connesse alla rete aziendale. All’esterno del comparto operatorio, ma in continuità con esso, sono presenti due locali comunicanti, attrezzati per l’esecuzione di quelle procedure chirurgiche che non richiedono l’utilizzo della sala operatoria (sala gessi, ambulatorio chirurgico).