”Il Sindaco Cofferati dovrebbe prima rendersi conto che, nella maggior parte dei casi, i proprietari di animali che non raccolgono le loro
deiezioni sono i cosiddetti ‘punkabbestia’. Allora prima di ogni altra azione andrebbe fatto un censimento di queste persone per capire quante di
loro hanno scelto di stare a Bologna”.

Lo sostiene il sindacato autonomo di polizia, attraverso il suo segretario nazionale Gianni Tonelli, che ha commentato così l’ipotesi del Comune di Bologna di impiegare un metodo che
utilizza il dna per rintracciare i padroni dei cani che sporcano i marciapiedi della città.
Un’ipotesi che la giunta, dopo le polemiche di questi giorni, avrebbe già lasciato cadere.

“Per quanto possa dirsi meritorio – ha detto Tonelli l’obiettivo di un Comune che, per mantenere pulite e vivibili le proprie strade, prevede una mappatura del dna dei cani, non si può dimenticare che i problemi di Bologna sono altri e che andrebbero affrontati secondo una gerarchia di importanza al cui primo posto non credo possano essere collocati gli escrementi dei cani. Senza nulla togliere all’idea, pur buona, del Comune, credo che sarebbe meglio impiegare le forza di polizia locale in altre azioni che rientrano nell’ambito della legalità e della sicurezza dei cittadini”.

Tonelli si riferisce in particolare a episodi come quello successo ieri a Borgo Panigale, quando una donna ha denunciato una tentata violenza sessuale. “Del resto – ha aggiunto Tonelli – il romeno, o presunto tale, che ha cercato di stuprare la giovane donna potrebbe far parte di quella schiera di extracomunitari irregolari costretti a vivere ai margini della società. Cosa inevitabile, se chi arriva in Italia non è inserito nel mondo del lavoro e di conseguenza ha una vita sociale normale. Episodi come quello avvenuto pochi giorni fa a Borgo Panigale sono il frutto di
un’emarginazione connessa alla clandestinità: una condizione che, nei soggetti dotati di minor autocontrollo e rispetto dell’altro, può portare
a degenerazioni gravissime, come quella della violenza sessuale”.