Nell’ambito del Forum P.A. (la Mostra Convegno dei Servizi ai cittadini e alle imprese) in corso alla fiera di Roma, si è tenuto oggi un convegno su ‘Intercent-ER, modello di eccellenza per l’acquisto di beni e servizi’.

‘Intercent-ER’ è l’agenzia per gli acquisti della Regione Emilia-Romagna ed è stata costituita nel novembre 2004, con il compito di agevolare, ottimizzare e rendere più convenienti le acquisizioni di beni e servizi della pubblica amministrazione regionale, ricorrendo ad acquisti in forma aggregata. ‘Intercent-ER’ opera attraverso “convenzioni” (accordi quadro con aziende che si impegnano ad effettuare forniture alle condizioni pattuite), utilizzando il “mercato elettronico” (acquisti da cataloghi on line predisposti da fornitori selezionati) e lo svolgimento di “gare telematiche” (procedure informatizzate che accorciano i tempi di aggiudicazione). L’Agenzia svolge la propria attività a favore, innanzitutto, della Regione Emilia-Romagna, degli enti regionali e delle aziende sanitarie che sono obbligati ad utilizzare per i propri acquisti le convenzioni stipulate. Gli enti locali, gli istituti scolastici e le università possono invece aderire alle convenzioni, ogni volta che lo ritengano opportuno.
‘Intercent-ER’ può fornire servizi anche in favore di altre pubbliche amministrazioni di altre regioni. Intercent-ER è la prima agenzia per gli acquisti costituita da una regione, mentre a livello nazionale opera Consip, con cui ‘Intercent-ER’ ha stipulato il 29 novembre 2005 un protocollo di intesa che prevede lo scambio periodico di informazioni sulle convenzioni in programma e ha l’obiettivo di ampliare le possibilità di scelta delle pubbliche amministrazioni, sviluppando sinergie e mettendo a punto specifiche iniziative di acquisto.

“L’impatto di Intercent-ER in termini di risparmio e di qualità comincia a manifestare i suoi effetti. – ha detto Delbono, Vice Presidente della Regione Emilia-Romagna. – L’obiettivo non è quello di puntare solo sulla mera ricerca del massimo ribasso di prezzo, bensì quello di ottimizzare il rapporto tra prezzo e qualità del bene. La spesa complessiva – ha dichiarato Delbono – per beni e servizi degli Enti del territorio emiliano-romagnolo è stimata in circa 3,5 miliardi annui di euro e il giro d’affari che potrebbe interessare ‘Intercent-ER’ è circa il 70% di quello totale, pari a 2,45 miliardi di euro. Il risparmio medio che si potrebbe ottenere utilizzando gli strumenti d’acquisto dell’agenzia, è valutabile intorno al 10%, vale a dire circa 200 milioni di euro. Infine la razionalizzazione dei processi di acquisto del sistema pubblico regionale costituisce un’opportunità di valorizzazione del tessuto imprenditoriale privato emiliano-romagnolo”.

“Intercent-ER – ha affermato Gaudenzio Garavini, direttore generale Organizzazione Sistemi Informativi e Telematica della Regione Emilia-Romagna – è una opportunità di innovazione organizzativa e semplificazione dei processi a disposizione degli enti del territorio regionale. L’Emilia-Romagna è tra le regioni più avanzate in Europa nell’investimento e nell’utilizzo delle tecnologie ICT. ‘Intercent-ER’ si colloca proprio al centro del ricco quadro di politiche regionali per lo sviluppo della Società dell’Informazione. ‘Intercent-ER’ – ha continuato Gaudenzio Garavini – è già stato riconosciuto come progetto innovativo dal Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie (MIT) ed è un modello di riferimento per altre regioni che, dopo l’Emilia-Romagna, hanno messo in campo esperienze simili di centrali per l’acquisto di beni e servizi”.

Nel primo anno di attività, ‘Intercent-ER’ ha consentito risparmi per oltre 8 milioni di euro. “Ora si tratta di proseguire – ha detto Anna Fiorenza, direttore di Intercent-ER – sulla strada così positivamente intrapresa, con l’obiettivo di raggiungere a regime il risparmio di spesa indicato dal Vicepresidente Delbono e cioè 200 milioni di euro all’anno. Il nostro compito – ha proseguito Anna Fiorenza – è sviluppare e mettere a disposizione del maggior numero possibile di amministrazioni pubbliche i più efficienti strumenti di intermediazione diretta, come il sistema di convenzioni quadro, il mercato elettronico e le gare telematiche. Parimenti occorre, però, favorire l’ampliamento degli strumenti indiretti, come l’osservatorio regionale degli acquisti e i gruppi di acquisto”.