I militari italiani impegnati in Iraq sono stati nuovamente colpiti da un attentato, dopo quelli del 27 aprile scorso, in cui persero la vita quattro militari italiani e un romeno, e del novembre 2003, quando i morti furono 19. L’agguato è avvenuto a un centinaio di chilometri da Nassiriya, la città del sud del Paese dove è di stanza il grosso del contingente italiano. Secondo le prime informazioni, ci sarebbero almeno un morto – il caporalmaggior Pibiri – e quattro militari feriti.

Con quello di oggi salgono a 38, fra militari e civili, i morti italiani dall’inizio della missione «Antica Babilonia», nel giugno 2003.

Secondo quanto si è appreso dal capo di Stato maggiore della difesa, l’ammiraglio Giampaolo Di Paola, l’esplosione di un ordigno rudimentale ha investito il veicolo di testa di una pattuglia della Brigata Sassari. I militari a bordo del mezzo, un VM 90, sono rimasti tutti feriti. Sembra che la pattuglia staesse scortando un convoglio logistico britannico diretto a Tallil, dove sono dislocati anche alcuni velivoli dell’Aeronautica Militare. A colpire il convoglio sarebbe stato un ordigno fatto esplodere a distanza con un telecomando.