Filippo Botteri ha ucciso Gianmario Roveraro con un colpo di pistola alla testa l’8 luglio, dopo solo tre giorni di sequestro, lo ha confessato ieri pomeriggio ai magistrati milanesi. A scatenare la sua ira è stata una frase pronunciata dal finanziere: “Non ve la caverete, io vi rovino”, Roveraro è stato ucciso in un bosco lungo il greto del fiume Baganza a circa 25 chilometri da Parma, lungo la strada che collega Sala Baganza a Marzolara.

A condurre i militari sul posto è stato ieri lo stesso Botteri al termine dell’interrogatorio che si è svolto ieri a Milano. Prima era stato ascoltato Emilio Toscani che ha confessato di aver aiutato Botteri a tagliare a pezzi il corpo di Roveraro ed insieme lo hanno poi trasportato fino al luogo in cui è stato ritrovato venerdì scorso.
Il terzo arrestato, Marco Baldi, sentito lunedì, aveva ammesso di aver preso parte alla preparazione del sequestro, dichiarandosi però estraneo all’omicidio.