Il Comune di Carpi ha presentato oggi una denuncia contro ignoti all’Arma dei Carabinieri e alla Polizia Municipale per i danni provocati da uno sversamento abusivo e che ha inquinato per diverse centinaia di metri il fosso che corre a lato della via Remesina Esterna, denominato ‘Scolo Fossoli’.

Il 15 settembre i tecnici del Comune, avvisati da un cittadino, si sono recati a Fossoli di Carpi in via Remesina Esterna, all’incrocio con via Ivano Martinelli. Alla presenza di tecnici del distretto di Carpi-Mirandola di Arpa e di personale della Bonifica Parmigiana Moglia Secchia è stata riscontrata una notevole quantità di oli-idrocarburi nel fosso, e che a causa delle forti piogge cadute nella mattinata fuoriusciva dal tombinamento posto a sud del corso d’acqua di cui sopra.
Si è provveduto ad allertare personale di Aimag spa che, intervenuto sul posto, provvedeva alla posa di due strutture assorbenti per oli/idrocarburi in acqua (comunemente detti ‘salsicciotti’) a valle del tombinamento, con lo scopo di arrestare il defluire del materiale inquinante, limitando il più possibile il danno ambientale e nel contempo consentire il normale deflusso delle acque. Si è provveduto inoltre ad aprire alcuni pozzetti di fognatura su via Martinelli appurando che lo sversamento dell’ingente quantità di oli-idrocarburi è stato fatto da ignoti in un punto imprecisato della rete fognaria: il materiale inquinante è defluito nel corpo idrico superficiale attraverso lo scolmatore presente nel pozzetto di fognatura di via Martinelli a causa delle precipitazioni piovose del 14-15 settembre.
Lunedì 18 settembre sono iniziate le operazioni di bonifica da parte di una ditta autorizzata al trasporto dei rifiuti speciali: ad oggi sono state raccolte circa 120 tonnellate di acqua inquinata e altrettante di rifiuti solidi inquinati (erba mista a terra).

“E’un fatto gravissimo, che costerà alle casse pubbliche dai 60 ai 100 mila euro. considerando anche i mezzi e il personale impiegato da giorni per fare fronte all’emergenza. L’intervento tempestivo – spiega l’assessore comunale all’Ambiente Mirco Arletti – ha comunque impedito danni gravi: si era mantenuto finora un relativo riserbo nella speranza di appurare elementi utili a risalire ai responsabili”.