All’ordine del giorno del consiglio comunale del 17 ottobre, c’erano due punti che toccavano da vicino la categoria dei commercianti ambulanti. In un’interrogazione della Lega Nord si è voluto fare chiarezza sul riutilizzo o meno di piazza Garibaldi da parte degli ambulanti spostati in viale XX settembre a causa dei lavori di rifacimento della piazza.

L’assessore ha risposto che, da una riunione con le categorie di fine settembre, si era già concordato che il mercato sarebbe tornato in piazza Garibaldi a fine ottobre. Perché la notizia non è stata resa pubblica prima? Perché ne erano a conoscenza solo poche persone? Forse i vertici delle associazioni sono molto più attivi quando si tratta di riscuotere la quota d’iscrizione che quando si tratta di informare almeno gli iscritti.
Il secondo argomento all’ordine del giorno era una modifica al regolamento dei mercati articolato principalmente su tre punti. Per due di questi nulla da dire. Il più spinoso era il terzo e riguardava gli spuntisti. Si è voluto togliere la spunta nelle file centrali del mercato di piazza Grande attaccandosi a un non ben chiaro problema di sicurezza nei confronti degli stessi ambulanti e dei frequentatori dei mercati. Tale ipotesi è da paragonare a una nave che fa acqua da tutte le parti e sta affondando. Bastava solo obbligare gli spuntisti interessati a portar dentro le loro mercanzie con dei carretti spinti a mano e, se necessario anticipare la spunta di 20-30 minuti. Questa gente era disposta anche a sacrifici pur di riuscire a guadagnare la giornata in un periodo di forte crisi economica! Alla richiesta di un incontro con il Sindaco, non regge la risposta data loro per iscritto dove il primo cittadino afferma che l’amministrazione intende tutelare chi ha concessioni decennali e quindi investe nei mercati. Nessuno degli spuntisti avrebbe rubato il posto ai legittimi occupanti se non nel caso di una loro assenza e dietro pagamento di un’onerosa concessione per l’occupazione del suolo pubblico.

Sono aumentate, rispetto al 2005, di circa il 400% la tassa per la pulizia della piazza; siccome non possono essere emesse fatture di importo inferiore ai dieci euro, come negli anni scorsi, si è pensato di emetterle superiori a detto importo. Inoltre la concessione per le cinque fiere di ottobre è passata da circa 45 E a più di 140! Si aumenta a dismisura tutto e non si vuol dare la possibilità di lavorare. L’approvazione di questo punto è in contrasto con una legge regionale e un decreto legislativo di fine anni novanta. Si può quindi presumere che tale provvedimento forse potrebbe essere illegittimo.In fase di votazione anche l’UDC è rimasto in aula votando a favore in contrasto con il resto della CDL che è uscita. Questo ha dimostrato ancora una volta che non c’è armonia e condivisione unanime nelle decisioni nella CDL. Il tutto non è in linea con quanto dichiarato alcuni giorni fa sulla stampa da FI AN e la stessa UDC.



Francesco Menani capogruppo consigliare Lega Nord Padania Sassuolo