Nell’ambito della VI Settimana della Lingua Italiana nel Mondo che si sta svolgendo in Ungheria e che comprende più di 20 manifestazioni culturali, oggi alle 18 sarà all’Istituto Italiano di
Cultura il cantautore e scrittore italiano Francesco Guccini che parlerà dei suoi libri e delle sue canzoni.

Nel corso della serata a cui interverranno Paolo Vignocchi, esperto delle canzoni di Guccini ed il
direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Arnaldo Dante Marianacci, si potranno ascoltare le più belle canzoni.
Dopo Budapest, il 26, Guccini terrà un incontro nella sede del Centro di Cultura Italiana di Szeged. Nell’occasione sarà firmato anche un accordo
di gemellaggio tra i comuni di Fiumalbo e Pievepelago rispettivamente rappresentati dai sindaci Norberto Nardini e Luca Mordini e il comune di Mo’rahalom.

Francesco Guccini è nato a Modena il 14 giugno 1940, ma a causa della guerra ha trascorso l’infanzia e parte dell’adolescenza nel paese dei nonni paterni in una località dell’Appennino Pistoiese già circondata dal territorio bolognese. Anche oggi, appena può, ama tornare lì. Ha
frequentato l’Istituto magistrale a Modena e la Facoltà di Magistero Lettere a Bologna, città nella quale si è trasferito nel 1960 e dove tuttora abita. Ha fatto per due anni il cronista alla Gazzetta di Modena ed ha insegnato per vent’anni lingua italiana presso una Università Americana
(Dickinson College) con sede a Bologna. Ha cominciato a suonare e a scrivere canzoni alla fine degli anni cinquanta, a metà degli anni ’60 è uscito il suo primo L.P. Ha alle spalle la realizzazione di 21 LP e può contare, in Italia, su un seguito consolidato in trent’anni di attività.

Non è dunque un caso che Guccini venga oggi studiato nelle scuole come esempio di ”poeta” contemporaneo e che gli sia stato conferito nel
1992 il Premio Librex-Guggenheim Eugenio Montale per la sezione ”Versi in Musica”. Ha poi deciso di proporsi come scrittore.