Una volta qui c’erano le antiche valli di Rubiera, paludi poi prosciugate e sottoposte ad un’intensa
attività estrattiva. Nel 1980, una diga costruita per evitare le inondazioni ha ricostituito una zona umida di circa 260 ettari. Dal 1996 è
stata istituita la riserva naturale ‘Cassa di espansione del fiume Secchia’ gestita dal consorzio dell’omonimo Parco fluviale.

La presenza di acqua ferma ha creato un habitat favorevole per flora e fauna di ambienti umidi e
oggi la riserva è un’ottima area di birdwatching e fotografia naturalistica. Non a caso l’immagine simbolo del Parco è l’airone cinerino.

Andando verso l’inverno, la zona acquatica si popola di specie che vengono a svernare, come il cormorano, il moriglione e il mestolone ai
quali si vanno ad aggiungere quelle stanziali come lo svasso maggiore, il tuffetto, la folaga, l’airone bianco maggiore e il rosso, la sterna comune.
Piùrari il falco di palude e il falco pescatore. Nei boschi circostanti èpresente una popolazione consistente di luì, piccolo gufo comune, mentre nelle zone più aperte cacciano rapaci diurni come la poiana e l’albanella reale. Lungo le sponde permangono fasce di bosco idrofilo con salice bianco, ontano nero, pioppo nero e salice rosso, mentre nell’acqua galleggiano la ninfea bianca e il nannufero.

All’interno dell’area si trova il Centro di educazione ambientale attrezzato con laboratori e strumenti di
osservazione, mentre nella sede del consorzio, ospitata nell’edificio storico Corte Ospitale, antica costruzione che accoglieva i viandanti in attesa di attraversare il fiume, si trova il museo dell’ambiente fluviale.
L’accesso alla riserva è libero con l’ingresso principale in via Rivone, in località Fontana di Rubiera, e in via Albone (laghetti Curiel)
di Campogalliano.