“E’ stato sicuramente un importante successo di pubblico, ma soprattutto – dichiara l’assessore all’economia Stefano Prampolini – abbiamo avuto il riscontro che speravamo di ottenere rispetto all’abbinamento tra buon cibo (coi nostri prodotti tipici) e bel canto (con i bravissimi artisti della scuola dell’Orazio Vecchi).

In questo senso un ringraziamento particolare va alla signora Raina Kabaiwanska ed al maestro Leone Magiera che hanno capito il senso della manifestazione, mettendo la loro arte ancora una volta al servizio della città”.

I numeri del Gusto di Modena definiscono il quadro di un’iniziativa che ha destato grande interesse: la stima è di circa 60mila visitatori nei due giorni di attività nelle piazze del centro storico. Trattandosi di una stima, la cifra è ovviamente approssimativa, ma altri dati, invece, sono certi e danno ben l’idea di quanto avvenuto: abbiamo quindi le 16000 presenze registrate tra gli stand dei consorzi dei prodotti tipici in Piazza Grande; i 1200 spettatori per i concerti lirici in Piazza Grande e nella chiesa della Pomposa; 500 i turisti registrati, mentre altri erano presenti privatamente come, ad esempio, i 420 partecipanti alla visite guidate al patrimonio storico o i 700 che hanno preso parte ai convegni; da segnalare, ancora, gli oltre 3000 bambini che hanno affollato il loro spazio alla Pomposa. Altri numeri si possono aggiungere a corredo: le 20000 porzioni di cibo vendute in Piazza Matteotti (200 Kg solo di tortellini) o anche i 2 quintali e mezzo di pere e mele consumate dai bambini a merenda. Infine, ma si tratta di uno dei dati più interessanti, sono stati registrati 4000 accessi al sito internet della manifestazione solo nella settimana precedente l’evento.

Una valutazione positiva del Gusto di Modena viene anche dagli operatori commerciali del centro e da quelli direttamente presenti con gli stand nelle piazze: interpellati nel corso della manifestazione nei giorni successivi, hanno segnalato un’affluenza estesa e qualificata.
“I dati sono un sostegno importante alle impressioni ed alla valutazioni scaturite in corso d’opera -afferma ancora l’assessore Prampolini- e sono tali da indurci a proseguire lungo il percorso individuato. Gastronomia e bel canto, infatti, possono diventare un unico biglietto da visita per le eccellenze modenesi, un biglietto da portare in giro per il mondo e da valorizzare ulteriormente anche in sede locale. Ne parleremo con Provincia, Camera di Commercio e con le altre espressioni della città impegnate nella promozione del territorio”.