“Nei giorni scorsi l’Ausl di Bologna ha manifestato l’intenzione di non rinnovare dal 1 gennaio 2007 la convenzione per 15 posti con la Residenza assistita di Medicina”.


Lo afferma in una interrogazione il consigliere regionale di AN Alberto Vecchi, avanzando alcune valutazioni “che la soglia limite di degenza per la RSA medicinese, per garantire un servizio efficiente ed una gestione economicamente attiva, è di 30 posti, che il rischio di chiusura era già paventato da tempo, quando 12 mesi fa si era verificato un ridimensionamento dei posti (fino a 33), e che dopo il passaggio del comune di Medicina dall’Ausl di Bologna a quella di Imola, le condizioni della RSA sono peggiorate in termini di gestione e servizi”.


Considerando infine “l’enorme complessità nel preservare tale struttura in queste condizioni precarie, che mette a rischio trenta posti di lavoro”, Vecchi chiede alla Giunta regionale se sia a conoscenza di questa situazione, quale giudizio ne dia, come intenda attivarsi per evitare “la chiusura di una struttura sanitaria fondamentale per il territorio di Medicina” e se non ritenga opportuno intervenire presso le Ausl di Bologna e Imola affinché garantiscano “la sopravvivenza della struttura, il servizio sociale offerto e la garanzia del posto di lavoro per i trenta addetti”.