Con l’Assemblea del 27 novembre scorso, si è concluso uno dei più importanti progetti dell’Agenzia d’Ambito per i Servizi Pubblici di Modena Ato4.Mo, con il quale si è arrivati all’affidamento delle gestioni del Servizio Idrico Integrato (SII) e del Servizio di Gestione Rifiuti Urbani (SGRU) ai Gestori attivi nella Provincia: Hera, Aimag, Sat e Sorgea per il SII e Hera, Aimag, Sat e Geovest per il SGRU.

Il Servizio Idrico Integrato gestisce a Modena 6000 Km di rete di acquedotto, quasi 3000 Km di rete di fognatura, 280 fosse imhoff che servono un totale di 37.000 AE, 71 depuratori con trattamenti secondari –biologici- per un totale di 355.000 AE e 9 depuratori già predisposti con linee di abbattimento di azoto fosforo che servono una popolazione equivalente di 443.000 unità. Eroga inoltre 56 milioni di Mc di acqua ai cittadini, per un bilancio complessivo di circa 60 milioni di euro all’anno.

Il Piano d’Ambito sviluppato da Ato4.Mo prevede investimenti per circa 25 milioni di euro all’anno, che verranno impiegati per rinnovare gli impianti, per ridurre le perdite in rete, migliorare il sistema fognario e depurare tutti gli scarichi presenti sul territorio.
La tariffa necessaria per coprire tutti i costi del Gestore e gli investimenti realizzati è oggi di circa di 1,1 € al Mc di acqua erogata (Mc= mille litri di acqua) e arriverà nel 2020 a circa 1,7 €, pari a 0,0017 € al litro.
Il lavoro svolto dall’Agenzia d’Ambito Ato4.Mo ha portato a una sostanziale riduzione delle tariffe del Servizio Idrico Integrato, che sono passate dalle 32 del 2004 alle 5 attuali, con il risultato di garantire condizioni omogenee di trattamento per tutti gli utenti attraverso il Regolamento Quadro del Servizio, che dovrà essere rispettato da tutti i Gestori.
Per quanto riguarda il Servizio di Gestione dei Rifiuti Urbani, esso raccoglie nel territorio della provincia di Modena circa 420.000 ton/a di rifiuti, di cui circa 150.000 ton/a in modo differenziato da avviare al recupero.
I rifiuti avviati allo smaltimento sono circa 280.000 ton/a per un costo di 27.000.000 €. Il costo della raccolta dei rifiuti è ancora molto variegato nei diversi Comuni, per questo l’Agenzia sta lavorando a una maggiore omogeneizzazione che riduca le differenze tra realtà e realtà.

Il Regolamento del SGRU approvato durante l’Assemblea del 27 novembre scorso supera oltre 30 regolamenti diversi presenti oggi nei vari Comuni e si propone, insieme al Piano d’Ambito del Servizio Rifiuti, di organizzare i servizi in modo omogeneo sul territorio per rispondere concretamente ai principi fissati dalla legislazione europea, italiana, regionale e dalla pianificazione provinciale, quali:
1. Ridurre la produzione di rifiuti lavorando sulle normative nazionali inerenti agli imballaggi, prendendo accordi con la grande distribuzione e stimolando modifiche degli stili di vita eccessivamente consumistici.
2. Potenziare il recupero delle materie prime dai rifiuti, in modo da ridurre e la necessità di impianti e le spese di smaltimento, ottenendo benefici sia economici, sia ambientali.
3. Incrementare l’informazione sugli obblighi della raccolta differenziata in modo da sensibilizzare ogni cittadino al corretto avvio dei rifiuti al recupero.
4. Potenziamento dei punti di raccolta in prossimità dei luoghi di produzione dei rifiuti (nelle aziende occorre attivare la raccolta domiciliare) attuando in tutta la Provincia i modelli del PPGR che permettano di raggiungere e superare, nei prossimi due anni, l’obiettivo previsto del 55%, come sta accadendo a Carpi in questi giorni.
5. Incentivare i comportamenti positivi dei cittadini e delle imprese tramite un sistema tariffario che penalizzi chi produce più rifiuti e chi non fa la raccolta differenziata.
6. Differenziare le tariffe di smaltimento sulla base dei risultati di Raccolta Differenziata raggiunti dai singoli Comuni.

Questi risultati saranno possibili con una forte presenza del controllo pubblico sui Gestori, maggiore coraggio da parte dei Comuni e responsabilità dei cittadini e delle imprese.