Un centinaio i delegati dei Sindacati Cgil, Cisl e Uil che oggi hanno messo in atto presidi di fronte ai Comuni di Sassuolo, Formigine e Maranello per protestare contro l’aumento dell’imposizione fiscale deciso dalle Amministrazioni che hanno aumentato l’addizionale Irpef come concesso dalla legge Finanziaria.


Il primo presidio a Sassuolo dove un corteo ha attraversato il centro storico partendo dal Palazzo Ducale poi attraverso Piazza Martiri Partigiani e Piazza Garibaldi ha raggiunto la sede del Comune in via Fenuzzi. I manifestanti hanno sfilato con cartelli, bandiere e fischietti generando curiosità nei cittadini che si sono trovati a passare in centro in quel momento.


Dopo alcuni minuti di presidio il Sindaco di Sassuolo Graziano Patuzzi, insieme alla Presidente del Consiglio Comunale Patrizia Barbolini, è sceso in strada ed ha incontrato a viso aperto i delegati che non gli hanno lesinato critiche e recriminazioni.
I manifestanti hanno chiesto al Sindaco meno tasse ed una riduzione degli sprechi e delle spese, soprattutto quelle relative alle retribuzioni dell’Amministrazione, ma anche la ragione degli aumenti smodati della tassa dei rifiuti, uno di loro ha lamentato il fatto che con la revisione della modalità di pagamento, passata dal calcolo dei metri al calcolo dell’effettiva produzione legata al numero di residenti, si è trovato a pagare il 100% in più.
Al centro delle preoccupazioni dei manifestanti anche la situazione del Distretto in cui ci sono sempre più disoccupati e cassintegrati, per questo chiedono al Comune misure di sostegno.
Toni duri a cui il Sindaco ha risposto con un certo fastidio ricordando che il Comune di Sassuolo è l’unico che ha creato un progetto di sostegno a chi perde il lavoro, si tratta del fondo Epoché che prevede uno stanziamento di denaro a favore di chi viene licenziato e che è stato concordato proprio con i Sindacati.


“Oltre 100 delegati sono scesi in piazza oggi – ha dichiarato Rocco Corvaglia della Cgil – contro l’impostazione del bilancio per chiedere meno imposizione fiscali, più servizi, riduzioni dlele spese e maggiore sostegno ai lavoratori”; sulla stessa linea Daniele Donnarumma della Cisl che chiede alle amministrazioni locali “un rilancio del distretto ceramico ed un aumento della concertazione”.


Alle critiche e alle richieste dei sindacalisti Patuzzi ha risposto duramente: “abbiamo fatto ciò che ci avete chiesti, ammetto poi che abbiamo sbagliato il metodo”, il riferimento è al fatto che l’aumento dell’Irpef e la scelta di esentare chi ha un reddito sotto i 15mila euro è stata presa il girono prima della presentazione del bilancio, una scelta motivata da Pattuzzi con il fatto che la Finanziaria ha concesso questa opportunità la mattina precedente.


L’incontro si è chiuso con dichiarazioni distensive e di collaborazione da entrambe le parti:
“sono disponibile a sedermi ad un tavolo e a trattare i problemi del futuro – ha dichiarato Patuzzi – che riguarderanno soprattutto i livelli occupazionali che si ridurranno soprattutto a discapito delle posizioni medio-basse; oramai però il bilancio è stato approvato e non possiamo rivedere quanto vi è previsto, ribadisco però che siamo convinti di aver fatto una manovra che ridistribuisce la ricchezza chiedendo sacrifici maggiori a chi ha di più. Proprio l’aver colpito il ceto medio è l’accusa che gli è stata mossa da una parte della sua stessa maggioranza che, per ammissione dello stesso Sindaco, ha scelto di non votare il bilancio, il riferimento è in particolare ai suoi compagni di partito della Margherita Tincani e Scalabrini.







Domani intanto i sindacati avranno un incontro in provincia e mercoledì prossimo incontreranno l’associazione di comuni per aprire un dialogo sulle misure da attuare in futuro.


La protesta si è poi spostata a Maranello e Formigine con le stesse richieste presentate ai sindaci Lucia Bursi e Franco Richeldi, nessuna protesta invece a Fiorano dove l’Irpef non è stata aumentata, i sindacati hanno riconosciuto al sindaco Claudio Pistoni l’impostazione del bilancio senza addizionali aggiuntive e il raddoppio del fondo per la non autosufficienza.