Il Sindaco Pighi interviene sulla coincidenza tra le iniziative della Giornata della Memoria e quella della settimana palestinese: “… guardare alla sostanza delle cose”.


“Dispiace sempre quando un’iniziativa proposta in buona fede va ad urtare sensibilità che si ritengono importanti, anzi sulle quali sono stati costruiti rapporti solidi e, per quanto ci riguarda, destinati a durare nel tempo. Dispiace ed allo stesso tempo induce a riflettere.
Nel corso degli anni, ed in particolare nel periodo di competenza di questa amministrazione, le iniziative relative alla Giornata della memoria sono cresciute di qualità e si sono estese fino a superare la settimana di durata. In collaborazione con la Comunità Ebraica abbiamo creato un programma di iniziative che ha pochi confronti in Italia, abbiamo coinvolto anche altre istituzioni, come l’Università, che in passato non aveva individuato la Giornata come momento di specifica attenzione a docenti e studenti perseguitati dalle leggi razziali. Tutto ciò per sottolineare che Modena, il Comune di Modena, il Sindaco e la Giunta hanno grande considerazione di ciò che questo momento rappresenta, una considerazione che si spinge fino ad esserne i coopromotori, senza remore e senza condizionamenti.
Ora, chi ha definito il programma delle iniziative della settimana palestinese ha tenuto conto della Giornata della Memoria, evitando coincidenze, ma non ha considerato l’estensione del programma anche al periodo precedente. Un errore? Dal punto di vista dell’opportunità immediata sicuramente: si poteva evitare ogni coincidenza per evitare ogni polemica.
Un danno irreparabile ritiene qualcuno?
Io credo di no, e spiego perché: nei giorni scorsi, quando entrambi i programmi sono stati resi noti, avremmo anche potuto decidere di sospendere la settimana palestinese. Sarebbe stata la scelta più facile, ma non sempre le cose facili sono quelle giuste ed a programma definito ho ritenuto che fosse giusto mantenere gli impegni, tutti gli impegni.
Le valutazioni sull’opportunità o meno di dare corso alle iniziative possono essere oggetto di interpretazioni diverse a seconda del punto di osservazione. Ma se superiamo l’aspetto formale e andiamo a valutare la sostanze delle cose, io credo che il “politicamente corretto” non possa e non debba spingersi fino ad annullare iniziative già programmate per evitare la polemica, soprattutto se tali iniziative, nella sostanza ripeto, non vanno ad intaccare scelte ed orientamenti più che acquisiti da parte di questa amministrazione.
Prendo atto e terrò conto delle obiezioni, sinceramente preoccupate, della Comunità ebraica che, però, si differenziano nettamente da alcune altre singolari e stizzite reazioni, anche a tale preoccupazione, non sempre adeguatamente meditate.
La Shoah è stato il peggior crimine contro l’umanità in epoca moderna, la negazione stessa di ogni umanità ed è giusto ricordarla con questa caratteristica: un misfatto incomparabile con qualsiasi altro, nemmeno con la questione palestinese, che pure oggi risulta centrale nella ricerca della pace, e non solo in medio oriente.

Per Modena è utile che si parli di questi argomenti, anche correndo il rischio di sovrapporre (e non contrapporre) temi che, pur con pesi diversi, rimangono comunque di rilievo notevole.
Continueremo, perciò, a sostenere le iniziative che portano a maggiore conoscenza ed aiutano a capire. Le coincidenze si potranno anche evitare, ma è importante che le questioni formali (per quanto sentite) non vadano ad attenuare la natura delle scelte, in questo caso rappresentate tanto dal nostro impegno per la Memoria, quanto dal nostro sostegno al percorso di pace in Medio Oriente nell’interesse di tutti, degli israeliani, dei palestinesi e, credo, anche nostro”.