La Cgil insieme al Sindacato lavoratori della Comunicazione, esprime profonda preoccupazione per le sorti a cui sembra destinata la storica emittente modenese Telemodena.


Le notizie di stampa apparse anche oggi – scrive la Cgil in una nota – non fanno presagire nulla di buono sulla graduale dismissione delle trasmissioni d’informazione e sul
ridimensionamento complessivo dell’emittente modenese da parte del nuovo editore torinese recentemente subentrato quale azionista di maggioranza.
Non possono che destare sincere preoccupazioni le voci trapelate sullo
smantellamento della sede e il trasferimento delle attrezzature per la messa in onda, nonché le notizie sul notevole ridimensionamento degli spazi
informativi e dei notiziari e per contro la volontà di estendere anche a Telemodena il modello di tv commerciale che già caratterizza le altre
emittenti dell’editore Benasciutti (Quadrifoglio Tv di Torino e Studio Tv1 di Trevigliano BG).

Si pone con urgenza il tema della salvaguardia dei posti di lavoro sia per i giornalisti della redazione – specialmente coloro che hanno contratti a tempo determinato – sia per tecnici e amministrativi per i quali si profilano trasferimenti e licenziamenti.

Accanto al problema occupazionale, ci preoccupa altrettanto l’impoverimento dell’informazione modenese e il restringersi di quegli spazi di pluralismo dell’informazione che sono le condizioni e il sale della democrazia.

Nell’esprimere solidarietà al direttore Alessandro Smerieri, alla redazione e ai tecnici tutti, la Cgil è intenzionata a fare tutto il possibile per
salvaguardare i posti di lavoro e i diritti dei lavoratori occupati a Tele Modena.
Il Sindacato di categoria Slc/Cgil chiederà un incontro urgente con l’azienda per un chiarimento sulla situazione venutasi a creare, e nel frattempo ammonisce la proprietà a non perdurare in pressioni indebite sui lavoratori, in particolare tecnici e amministrativi, per indurli alle dimissioni con la volontà di ridurre il personale in forza senza alcun confronto di tipo sindacale.

A Telemodena sono in atto licenziamenti “mascherati”. Afferma invece il segretario provinciale della Fistel-Cisl di Modena Edmund Agbettor, che ha incontrato in questi giorni alcuni lavoratori della storica emittente televisiva modenese ai quali sono stati proposti trasferimenti in altre regioni.
“Si tratta evidentemente di proposte irricevibili e impraticabili per persone, quasi tutte con famiglia, che lavorano a Telemodena da oltre vent’anni e abitano nella nostra provincia – spiega Agebettor – Per queste persone diventa difficile trovare una ricollocazione, vista la particolare professionalità maturata in un settore, quello televisivo, che a livello locale non offre molte opportunità di lavoro”.

La Fistel-Cisl intende convocare un incontro con i dipendenti interessati da questi provvedimenti e con la proprietà allo scopo di capire le reali intenzioni dell’editore e cercare una soluzione che salvaguardi i posti di lavoro. Il segreterio provinciale della Cisl Francesco Falcone, intanto, esprime piena solidarietà ai giornalisti di Telemodena, a loro volta coinvolti in preoccupanti progetti di ridimensionamento della redazione e degli spazi informativi, e conferma la presenza della Cisl a fianco dei lavoratori per tentare di risolvere positivamente la vertenza.