Le condizioni abitative di molti studenti fuori sede e di tanti lavoratori immigrati, “costretti a sottostare al malcostume degli affitti in nero”, riportate all’attenzione in questi giorni dalla tragica morte della studentessa Marika Cannarsa, sono al centro dell’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio provinciale nella seduta di ieri pomeriggio.


Il Consiglio ritiene che la pratica illegale degli affitti in nero “sia da condannare moralmente e da perseguire legalmente anche per scongiurare
problemi derivanti dalla mancata garanzia di sicurezza degli immobili”.
Il documento impegna la Giunta ad esercitare “il proprio ruolo di coordinamento delle politiche abitative promuovendo, in concertazione con gli enti locali e le forze dell’ordine, azioni per contrastare il
fenomeno”.
L’odg invita inoltre a promuovere una più attenta informazione, anche attraverso l’Agenzia metropolitana per l’affitto, sui benefici offerti dai
contratti a canone concordato: accresciute convenienze per i locatari e maggiori detrazioni d’imposta per gli inquilini.
Il documento sollecita inoltre la Giunta a sensibilizzare gli Enti locali per trovare soluzioni pluriennali di esenzione dall’Ici per chi affitta a
canone concordato, e l’Università “al fine di promuovere la massima informazione sulle opportunità esistenti per consentire agli studenti fuori sede di accedere ad alloggi a prezzi contenuti”.
Il documento si conclude con la richiesta di impegno a proseguire, anche attraverso l’attività di pianificazione urbanistica (già avviata dal
comitato interistituzionale per l’elaborazione in forma associata dei Piani strutturali comunali – PSC), nell’azione di recupero di stabili e di
acquisizione di aree edificabili per realizzare un adeguato patrimonio di alloggi da destinare all’affitto permanente a costi contenuti.

L’ordine del giorno, proposto da Renato Ballotta (Ds), è stato firmato da tutti i presidenti di Gruppo.