“L’uscita dalla Consulta comunale contro l’Esclusione sociale della Caritas pone tanti quesiti e deve lasciare da parte i personalismi. Ringrazio don Antonio Allori per l’offerta di collaborazione sui tanti temi specifici che certamente la nostra città si troverà ad affrontare nel futuro”.

“La collaborazione sarà certamente preziosa, come sempre lo sono i doni.
Ringrazio anche il direttore Mengoli per le critiche che ha rivolto, sempre in una logica costruttiva, e mi dolgo che ciò sia avvenuto sulle pagine dei
giornali piuttosto che di persona, come mi sarei augurata sin da quando ho partecipato ai lavori della Consulta. Sapremo far tesoro dei suoi
suggerimenti, certo privandoci di un intenso rapporto di significato morale ed etico di cui noi amministratori siamo meno dispensatori.
Mi è parso strano, invece, che alcuni consiglieri comunali, con responsabilità istituzionali, abbiano affidato alle pagine dei giornali critiche e valutazioni sull’operato della Consulta, francamente, non avendoli mai incontrati in quelle occasioni in cui si discuteva di povertà, di accoglienza, di piano freddo. Le occasioni non sono mancate e non mi riferisco solo agli annuali incontri con la popolazione più sola della città in occasione del Natale, ma anche alle iniziative pubbliche che pure ci sono state.
Non è compito del singolo assessore lodare o biasimare l’operato di un organismo consiliare, quale è la Consulta, bisogna piuttosto tentare di
lavorare in un’ottica di collaborazione, di condivisione degli obiettivi, di integrazione degli interventi. Questo almeno è quello che io penso e
questo è quanto continuerò a fare in una logica di trasparenza e di efficienza. Certo, la condivisione degli obiettivi richiede tempo,
pazienza, messa in discussione di sé stessi prima di tutto e poi c’è la soddisfazione, magari scarsa di risultati che non arrivano subito e magari
di qualcuno che ti ringrazia ma ti dice che si potrebbe fare di più.
Certo è quanto ci auguriamo tutti”.