Il problema della difficoltà a reperire i supplenti denunciato da genitori e insegnanti della scuola elementare di Serramazzoni e sollevato sui media, è un problema ben noto al Sindacato che da anni chiede l’emanazione di un nuovo regolamento per un reclutamento più efficiente del personale docente.


Il regolamento, che sarà emanato per il prossimo anno scolastico, dovrebbe prevedere una riduzione del numero di istituti scolastici a cui presentare
domanda di supplenza consentendo scelte più oculate da parte dei supplenti stessi e limitando la scelta di sedi di lavoro troppo scomode.
Il problema principale rimane comunque l’immissione in ruolo dei docenti sui posti vacanti che rappresentano il 20% degli organici. Questo
consentirebbe di avere insegnanti stabili su tutte le scuole e in particolare nelle sedi svantaggiate di montagna. Purtroppo sulla mancata assegnazione in ruolo, grande responsabilità discende dal blocco del turn over del personale docente attuato nei passati 5 anni.

Vorrei qui denunciare quella che rischia di profilarsi nei prossimi anni come una vera e propria emergenza maestri nelle province del Nord Italia.
La nostra provincia come gran parte del Centro Nord già soffre per la mancanza di maestri che importiamo dal Sud.
Il lavoro del maestro oggi ha perso molto del riconoscimento sociale ed economico che aveva in passato. Anche chi è disposto ad accettare supplenze fuori sede, magari molto distanti dalla propria residenza, incontra grandi difficoltà, innanzitutto a trovare alloggio e a sostenere affitti
sproporzionati ai propri guadagni. Per questo i supplenti fuori sede sono propensi ad accettare solo supplenze lunghe (almeno annuali) e non di pochi giorni.

(Cinzia Cornia segretario Flc/Cgil Modena)