Da aprile gli oltre 1300 celiaci residenti nel territorio dell’Azienda USL di Bologna potranno spendere i 36 buoni spesa settimanali forniti dal Servizio Sanitario Regionale, utilizzabili da aprile a dicembre 2007, non solo nelle farmacie del territorio ma anche in 6 punti vendita della grande distribuzione alimentare. In particolare: Coop S. Ruffillo; Caab Bologna, Coop San Giovanni in Persiceto, Iper-Coop Centro Borgo, Iper-Coop Centro Nova; Iper-Coop Centro Lame.

Oltre a rappresentare una rete più capillare e diffusa dove comprare i prodotti, la grande distribuzione consente l’immissione sul mercato di un maggior numero di marche con diverse fasce di prezzo permettendo così una maggiore scelta.

Il progetto, promosso dall’Assessorato alle Politiche per la Salute della Regione Emilia Romagna, sarà attivato in via sperimentale nelle Ausl di Bologna, Imola, Ferrara e Modena.

La celiachia è un’intolleranza genetica e permanente al glutine. Quando una persona affetta da questa malattia ingerisce alimenti contenenti glutine, si scatena una reazione autoimmune, che può colpire vari organi e tessuti, dall’intestino, al cervello, alla pelle, alle ossa. In Italia la celiachia colpisce una persona ogni 100-150 abitanti, con un rapporto femmine-maschi di 2 a 1. Secondo l’Associazione Italiana Celiaci (AIC) vi sarebbero circa 400 – 500.000 celiaci, dei quali però solo 55.000 diagnosticati. Ogni anno vengono eseguite circa 5.000 nuove diagnosi e nascono 2.800 nuovi bambini celiaci.
La celiachia può nascondersi dietro i più svariati sintomi. Diarrea, steatorrea (grassi indigeriti nelle feci) e calo ponderale sono stati considerati per molti anni nell’adulto le classiche modalità di presentazione della celiachia. Nei bambini, invece, i sintomi della celiachia si manifestano con il rallentamento della velocità di crescita o la perdita di peso.
Le cause esatte della celiachia sono sconosciute. Quello che si sa per certo è che si è predisposti geneticamente e può verificarsi a qualsiasi età. Dalla celiachia non si guarisce e quindi è una malattia che accompagna la persona nell’intero arco della propria vita. Se per altre malattie croniche una persona deve convivere con la consapevolezza di un progressivo peggioramento, per il celiaco il prezzo da pagare è la dieta, con le conseguenti limitazioni sociali, ma non vi è una progressione della malattia.

Attualmente l’unica terapia rimane una rigida dieta senza glutine, che va protratta per tutta la vita per garantire un sano stato di salute. Ci sono comunque molti alimenti in natura come riso, mais, patate, che possono sostituire quelli vietati, inoltre esistono ottimi prodotti senza glutine, comprese particolari farine con cui è possibile cucinare pane, pasta, pizza e dolci.