Circa un terzo dei Comuni capoluoghi di provincia (42 su 117) non ha neanche stabilito, per il 2006, un’aliquota Ici di favore per chi stipuli contratti di locazione a canone calmierato dagli Accordi territoriali tra associazioni della proprietà edilizia e degli inquilini.

E’ il risultato di un’indagine condotta dall’Ufficio studi della Confedilizia sulle aliquote deliberate, nei Comuni capoluoghi di provincia, per i contratti agevolati dalle riduzioni fiscali erariali, e diffusa ad un mese dal termine per la fissazione delle aliquote 2007.

Dall’indagine risulta altresì che solo tre Comuni (Bologna, Foggia e Rovigo) hanno previsto il completo azzeramento dell’Ici per i contratti agevolati, mentre sono quattro (Forlì, Lodi, Torino e Venezia) i Comuni che hanno stabilito un’aliquota al di sotto dell’1 per mille. Trentasei Comuni l’hanno fissata tra il 2 e il 4 per mille.
In ben ventinove Comuni l’aliquota Ici è stata fissata sopra il 4 per mille (con tre amministrazioni Ascoli Piceno, Firenze e Salerno, che hanno scelto il 6 per mille e una, Arezzo, che ha stabilito addirittura il 6,3).