Il Comune di Bologna aderisce sabato 7 aprile alla ‘Giornata mondiale della Salute’ promossa dall’OMS. “Investiamo nella salute, per costruire un futuro più sicuro”, è lo slogan che accompagna quet’anno la Giornata Mondiale e sollecita l’impegno di tutti i Governi mondiali, le organizzazioni e le imprese ad attivarsi per
un futuro in salute e più sicuro per tutti.


Ridurre la mortalità infantile, migliorare le condizioni della salute materna, la lotta contro l’Aids, contro la malaria e altre malattie sono
tra gli obiettivi (Millennium Development Goals) che le Nazioni Unite si sono prefissate per il 2015 e sono tra le finalità prioritarie di questa
giornata in un’ ottica di prevenzione, ma anche di riduzione del danno.
Parlare di un futuro in salute significa anche essere pronti ad affrontare emergenze sanitarie e non, sostenendo il sistema sanitario e la protezione
civile sia a livello nazionale che locale.

La celebrazione della Giornata Mondiale della Salute offre l’opportunità all’intera comunità internazionale, e soprattutto alle società civili e ai
singoli individui, di capire meglio e pianificare l’allestimento e l’impiego di risorse umane per la sanità.
Il Comune di Bologna da anni promuove e sostiene il lavoro e le azioni degli operatori della salute e della protezione civile. La collaudata rete
dei servizi sociali e sanitari riesce, in collaborazione con le realtà pubbliche e private del territorio, a fornire ai cittadini un ottimo
livello di prestazioni in termini di sicurezza sanitaria. Inoltre, pur vivendo in una realtà ove le epidemie sanitarie sono limitate e le
situazioni di emergenza sono rare, si è consapevoli del fatto che l’attenzione non debba calare e che comunque gli staff di pronto intervento e di sicurezza debbano essere sempre pronti ed attivati.
La lotta all’Aids rimane al centro dell’attenzione dell’Amministrazione, che avendola individuata come uno degli obiettivi sanitari prioritari,
attua azioni, progetti ed interventi tutto l’anno per sensibilizzare i cittadini e ricordare che questa malattia è ancora in aumento spesso per
disinformazione o negligenza.