“Il confronto con il Sindacato per Montezemolo è più semplice da evocare che da praticare. Il presidente di Confindustria ha infatti affermato anche nei giorni scorsi sulle pagine della stampa, che il confronto con il sindacato essenziale, anzi necessario, ma poi in una delle sue aziende, la Ferrari Auto pone gli
out-out, pratica le discriminazioni e se i lavoratori, le loro
rappresentanze e le Organizzazioni sindacali non si sottomettono, lazienda procede come se nulla fosse”. Lo sostengono i Sindacati che hanno dichiarato lo sciopero degli straordinari.


“Così si può riassumere lo stato delle relazioni sindacali oggi in Ferrari Auto – si legge in una nota – una direzione aziendale che in un colpo solo vuole cancellare decenni di relazioni sindacali avanzate, che hanno permesso risultati importanti, fino a far diventare la Ferrari azienda simbolo non solo per il territorio modenese”.
“La Ferrari si sta allontanando drasticamente dal suo passato – proseguono i sindacati – dalla storia di relazioni sindacali del settore metalmeccanico e pi in generale del nostro territorio”.

“In questo senso si può leggere l’avvento del nuovo corso dei dirigenti FIAT in Ferrari, un nuovo corso che ha subito una forte accelerazione in questi ultimi mesi, coinvolgendo tutto lo staff del personale e delle relazioni sindacali”.

“Il confronto che si era aperto a febbraio 2007 era tutto incentrato su tre
punti:
1) la determinazione delle modalit per realizzare i volumi produttivi previsti dallazienda per il 2007,
2) il saldo del premio di risultato per il 2006 che a nostro parere doveva vedere un forte riconoscimento stante i maggiori volumi realizzati da quelli previsti,
3) la richiesta dei Sindacati di sanare la discriminazione realizzata dall’azienda nei confronti dei lavoratori del settore gran turismo, esclusi totalmente dai riconoscimenti che sono stati erogati all’area Gestione Sportiva”.

“Non si è potuto parlare di confronto – proseguono i sindacati – in quanto la Direzione ha affermato
che per realizzare i volumi previsti si dovevano effettuare 7 sabati pieni di produzione, che il saldo del premio di risultato 2006 era al di sotto delle attese in quanto si era realizzato un aumento dei volumi ma con una diminuzione degli standard di qualit, che i riconoscimenti alla Gestione Sportiva erano da considerarsi politiche retributive individuali che lazienda non era disponibile a discutere (erogati per a circa 400 lavoratori, quasi tutti gli addetti della Gestione Sportiva)”.
“Ma in una logica di prendere o lasciare, se acconsentivamo ai 7 sabati lavorativi, la Direzione era disponibile a valutare una liberalit nel 60 della nascita della Ferrari”.

FIM FIOM UILM provinciali e la RSU della Ferrari, insieme ai lavoratori, hanno deciso di non sottostare a questo ricatto. inaccettabile e non dignitoso, spazza via in un solo colpo decenni di confronti e di relazioni sindacali.

“A fronte di tutto ci si deciso di proclamare lo sciopero di tutte le forme di straordinario compresi i sabati comandati previsti dal contratto nazionale, di verificare legalmente le condizioni per una denuncia nei confronti di Ferrari per atteggiamento discriminatorio sul piano salariale, di indire uniniziativa di protesta da tenersi davanti all’azienda in occasione del 60 anniversario (giugno 2007), e proclamare ulteriori iniziative a sostegno della vertenza che saranno decise dalla RSU”.

“Se questo il confronto che il presidente di Confindustria, della FIAT e
della FERRARI vuole tenere con il sindacato crediamo che sia, non solo inaccettabile, ma di pura facciata e di nessuna concretezza.
Senza dire delle ricadute negative che tale atteggiamento intransigente determiner sulle trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici che si avvieranno nei prossimi mesi”.

Giordano Fiorani, segretario generale FIOM CGIL
Modena Claudio Mattiello, segretario generale FIM CISL Modena
William Manfredini, segretario generale UILM UIL Modena