“Di fronte allo sconcertante risorgere di atteggiamenti che non si possono definire che clericali, vale a dire diretti ad imporre attraverso norme dello Stato regole etiche e scelte valoriali confessionali a tutta la collettività nazionale, riteniamo necessario aderire ad una manifestazione volta a riaffermare il valore del principio di laicità”.

“Riteniamo, infatti, che la laicità sia lo spazio pubblico dove è consentito il libero confronto democratico tra le diverse posizioni dando ad esse pari dignità, dunque una condizione fondamentale della democrazia. Tanto più in una società in cui la pluralità etica e culturale è ormai consuetudine, la laicità delle Istituzioni rappresenta il punto di sintesi e garanzia rispetto alla convivenza tra diversi . Dunque, le leggi dello Stato non possono e non devono imporre opzioni etiche derivanti da scelte di fede o da appartenenze religiose. Le scelte politiche di una democrazia moderna devono mettere al centro la persona, i diritti individuali, la libertà di ricercare la propria via alla realizzazione, la possibilità della scienza di dispiegare le proprie potenzialità, quindi le leggi devono lasciare i maggiori spazi di libertà individuale possibili, comprimendoli solo in virtù di esigenze derivanti dal bene comune e non dalla volontà di imporre impostazioni etiche di parte. L’altro appello che ci sentiamo di fare è alla politica ed alla necessità che questa, recuperando autonomia culturale, sappia fondare i propri indirizzi e la propria discussione non su autorità esterne, come appunto quella parte di Chiesa che stiamo conoscendo in quest’ultimo periodo, bensì su di una visione propria. E’ una delle sfide cui chiamiamo il Partito Democratico: potrà dire conseguito il suo obiettivo di rappresentare una grande forza della sinistra riformista se saprà fare proprio fino in fondo il principio di laicità, accolto anche, è giusto ricordarlo, dalla cultura cattolico liberale. Nel Manifesto fondativo del PD, assunto dalle conclusioni del congresso dei DS come orizzonte ideale e punto di riferimento del Partito Democratico nella sua fase costituente, il principio di laicità pare diluito da affermazioni contraddittorie quando addirittura non contrarie a questo principio. Auspichiamo che una fase costituente del PD realmente democratica ed aperta possa modificare ampiamente il Manifesto fondativo su questo ed altri temi, ritenendo vincolante l’esito della discussione in merito”.

“In coerenza con la posizione congressuale della terza mozione abbiamo deciso di continuare la nostra battaglia politica all’interno della fase costituente del Pd per influenzarne l’esito e modificare il manifesto dei valori. In particolare intendiamo accentuare il dibattito sui temi della laicità, del lavoro, dell’uguaglianza e dell’ambiente”.