“Il convegno che si terrà oggi a Sassuolo sul tema della sicurezza in città non rappresenta, come qualcuno vorrebbe, un passo avanti per la città, ma il solito fumo negli occhi con il quale l’Amministrazione cerca di nascondere i propri fallimenti politici”.

“Il documento finale realizzato da un fantomatico ‘Comitato tecnico scientifico su Braida’ rappresenta quanto di più inutile si possa finanziare: l’esercizio retorico di alcuni intellettuali ( i soliti sociologi e psicologi, professori e compagnia bella) che, venuti due o tre volte in città, hanno poi deciso di scrivere una sorta di pubblicazione universitaria che da un lato propone ovvietà e, dall’altro lato, si dilunga in sterili considerazioni sociologiche e culturali degne dei cineforum degli anni 70.
Il tutto condito da quella solita pseudo – cultura che invoca continuamente diritti per gli extracomunitari dimenticando i doveri che questa gente ha nei confronti della nostra comunità.
Sembra una gara a chi la spara più grossa, e si arriva persino a proporre la creazione ( a Braida!) di un non meglio precisato “Circolo dei Lettori”, che dovrebbe rappresentare una specie di biblioteca dove sassolesi ed extracomunitari si raccontano storie e ci si “scambiano i racconti, li si incrocia e li si contamina”; lascio solo immaginare la fine che farebbe una struttura del genere in quel quartiere…
In realtà le storie, per ora, ce le raccontano questi esperti, i quali, pagati dall’Amministrazione, si sono sollazzati nei loro soliti esercizi accademici, dei quali i cittadini di Braida si faranno ben poco.
Il “Progetto Braida” presentato dal Comune, poi, altro non è che il solito libro dei sogni che da anni una parte della sinistra sottopone periodicamente al consiglio comunale: proprio l’applicazione parziale di tale progetto ha portato il quartiere nello stato disastroso in cui versa oggi.
Il Comune affida la gestione dell’ordine pubblico a politici e professori, anziché pianificare una serie di azioni concrete di bonifica e improntate alla “tolleranza zero”: e mentre esperti, sociologi e psicologi oggi terranno la loro lezione accademica nel palazzo, a Braida si continuerà tranquillamente a delinquere e a spacciare la droga.
La città ha bisogno di risposte concrete e non di chiacchiere: l’invito al Sindaco è pertanto quello di proseguire nello scopiazzare il programma politico di AN del 2004, come ha fatto sino ad ora, perché le idee che ha trovato lì ( come lo sgombero di Via San Pietro) sono le uniche che hanno dato dei risultati”.

(Luca Caselli, Capogruppo AN Sassuolo – Consigliere Provinciale)