“Per attivare un serio e valido centro per famiglie servono numerose risorse che la Regione Emilia Romagna non mette a disposizione a sufficienza e che i Comuni pertanto non hanno. Quindi il servizio che il distretto sta allestendo non potrà mai andare oltre al centro giochi, alla ludoteca e ad un generico punto di incontro per le famiglie”.

E’ quanto afferma Stefano Bavutti capogruppo della Lista Civica per Cambiare di Formigine, che spiega: “I servizi che più legittimerebbero l’utilizzo del nome Centro per Famiglie e che dovrebbero esserne l’elemento caratterizzante, sono proprio quelli praticamente inesistenti e che, in un contesto di approccio serio ai problemi, sono inutilizzabili. Il riferimento è alle attività di consulenza e mediazione familiare”.
E continua: “Come è possibile porsi seriamente quale riferimento per la famiglia quando mancano adeguate competenze, strutture e organizzazione di questi servizi? Servono psicologi, la disponibilità di medici con diverse specializzazioni tra cui psichiatri, pediatri, consulenti legali ed altro ancora; e serve che questo personale collabori insieme per tentare di risolvere la complessità dei problemi che possono emergere dall’analisi di un difficile quadro familiare. Infatti, ad un anno dall’apertura del Centro per le famiglie di Casinalbo, pochissime sono le consulenze familiari realizzate; il chè conferma che i cittadini non hanno giustamente fiducia verso questo servizio approntato dal Comune. Parlare allora di Centro per le Famiglie è strumentale ed improprio. Si tratta piuttosto di contenitori di varie attività che, al pari di altre, lambiscono la vita delle famiglie”.
E conclude Bavutti, “l’operazione Centri Famiglie, voluta dal centro-sinistra regionale, si configura allora semplicemente come un’operazione immagine. Sarebbe stato molto più intelligente e proficuo in risultati – se si fosse voluto seriamente aiutare la famiglia! – crearne uno solo per Provincia, al quale destinare le risorse necessarie per svolgere bene la sua attività. Oppure destinare i fondi regionali a realtà già esistenti sul territorio ed operanti in questo settore, valorizzandole ed arricchendole”.