Vorrei rispondere alla vostra “lettera aperta” con una constatazione: a me come alla maggior parte dei sassolesi, ho la presunzione di essere certo in questa affermazione, in questo momento non interessa la campagna elettorale. A maggior ragione non ci interessa se è legata ad un argomento tanto importante quanto la sicurezza delle città e dei cittadini.


Mi rendo conto che l’equazione immigrazione – illegalità sia cara alla Lega Nord ma vorrei rassicurarvi: con l’incontro di venerdì non ho avuto, ne ho, l’intenzione di appropriarmi di un “vostro” tema . Semplicemente perché non è “vostro”: la sicurezza non ha colori e non ha bandiere, la sicurezza e il rispetto dell’ordine sono, rispettivamente, un diritto dei cittadini ed un dovere di chi ha il compito di amministrare le città; ipocrita, per appropriarmi di una espressione utilizzata nella vostra lettera aperta, è chi cerca di strumentalizzarla, apponendovi un’etichetta politica.
Io per primo, lo testimoniano le dichiarazioni rilasciate in più di un’occasione, non ultima quella di ieri in cui invitavo i cittadini a partecipare all’incontro, ho dubbi seri e preoccupazioni fondate su alcuni aspetti del Disegno di Legge Amato – Ferrero.


Mi preoccupano i meccanismi della “sponsorizzazione”, ancora di più mi preoccupa il meccanismo dell’auto – sponsorizzazione. Ho seri dubbi su come e quanto verranno modificati i centri di permanenza temporanea.
Per questo motivo ho voluto organizzare l’incontro, per approfondire questi ed altri aspetti legati alla proposta di legge sull’immigrazione. Per capire meglio i suoi vari aspetti, per comprendere i meccanismi, assieme alla cittadinanza interessata, così come vorrei capire se, assieme ai sassolesi, sia possibile fornire spunti di riflessione e modifiche al disegno di legge; modifiche e spunti di riflessione che provengano da chi, il tema immigrazione, lo vive sulla propria pelle.


Ho invitato il Senatore Giuliano Barbolini non tanto, o non solo per la carica che ricopre in Parlamento, ma soprattutto perché, prima di sedere sui banchi del Senato, ha amministrato per un decennio una città a noi vicina come Modena, che per alcuni aspetti legati alla criminalità e all’immigrazione, si è trovata a fronteggiare problemi e difficoltà simili a quelli che abbiamo fronteggiato a Sassuolo.
Lui, uomo di Governo ma al tempo stesso avvezzo a confrontarsi con i problemi reali di una città da amministrare, sono convinto sia la persona più adatta a relazionare Sassuolo sugli aspetti della Amato – Ferrero.


Non ho voluto un dibattito politico perché, il consigliere Menani mi insegna, là dove c’è dibattito spesso c’è confusione: la confusione, in questo momento, è la principale cosa da evitare se davvero si vuole capire.
Ci saranno tempi e luoghi per dibattiti sull’Amato – Ferrero, ora è il momento di capire.
Queste cose, Consigliere Menani, gliele avevo per sommi capi spiegate anche nella lettera in cui rispondevo alla sua richiesta di far partecipare l’Onorevole Alessandri tra i relatori dell’incontro. Una lettera alla quale, lei, non ha risposto, preferendo farlo attraverso i mass media sottoforma di lettera aperta e costringendomi, in questo modo, a fare altrettanto; il che la dice lunga sull’apertura al dialogo, la disponibilità al confronto e l’apertura di idee con le quali avrebbe preso parte all’incontro.


Graziano Pattuzzi – Sindaco di Sassuolo