L’Ufficio delle Entrate di Ravenna ha scoperto fatture false per undici milioni di euro. Oltre 900mila euro sono già stati recuperati: individuati
inoltre più di 8 milioni di euro tra maggiori imposte
accertate, sanzioni e interessi.


L’indagine, scaturita nel 2006 dalla presentazione di una fidejussione falsa a garanzia del rimborso richiesto da un’azienda metalmeccanica, ha portato all’individuazione di altre ditte, operanti nello stesso settore (facenti capo tutte allo stesso depositario delle scritture contabili), che avevano richiesto
rimborsi Iva o che presentavano crediti Iva molto rilevanti.

L’esame della documentazione contabile ha evidenziato la fatturazione di operazioni inesistenti, sia in acquisto che in vendita. Gli atti emessi nei confronti delle cinque società coinvolte hanno accertato importi complessivi pari a 8.071.465, fra maggiori imposte accertate (Iva e imposte
dirette) sanzioni e interessi.
Il recupero già effettuato ammonta ad euro 915.356 di cui 230.000 incassati mediante escussione del garante e 685.356 relativi a dinieghi di rimborsi Iva. Dieci persone sono state segnalate alla procura per la valutazione degli aspetti di natura penale.