Live Science Seminars“: alcuni tra i più famosi cardiologi interventisti europei a Convegno a Bologna il 14 e 15 giugno per studiare il modello bolognese per il trattamento dell’infarto miocardico acuto.

La riapertura precoce dell’arteria coronarica chiusa al momento dell’infarto riduce drasticamente la mortalità e le complicanze di questa grave patologia. Quanto prima avviene il ripristino di un normale flusso di sangue nell’arteria responsabile dell’infarto tanto maggiori sono i benefici. La riapertura dell’arteria può avvenire in modo semplice, rapido, ma non sempre efficace, con farmaci trombolitici o meglio riaprendo direttamente la coronaria con l’angioplastica, disponibile però solo in un terzo delle Unità di Terapia Intensiva Cardiologica italiane.

In Emilia Romagna si è sviluppata da qualche anno una strategia di “Rete interospedaliera” che garantisce al singolo cittadino il trattamento migliore della propria emergenza coronaria attraverso un’attenta valutazione del profilo di rischio, del momento di comparsa dei sintomi e delle risorse disponibili. Grazie a questo modello ad ogni infartuato, quando il profilo di rischio lo richiede, può essere offerta una riapertura tempestiva ed efficace dell’arteria coinvolta nell’infarto grazie alla diagnosi precoce ed al trasferimento verso strutture a maggior complessità. Durante il seminario internazionale “Live Science Seminars“, il modello bolognese per il trattamento dell’infarto miocardico acuto sarà presentato ad un gruppo di eminenti cardiologi europei desiderosi di implementare network organizzativi analoghi nelle loro Nazioni.

La Rete di Bologna per il trattamento dell’infarto, sviluppata nel 2003 grazie ad una strettissima collaborazione tra l’Agenzia Sanitaria Regionale, l’Azienda Ospedaliera S.Orsola-Malpighi e l’Azienda USL di Bologna ha consentito, già nel 2004, una riduzione altamente significativa del 27% della mortalità. Nel 2006 la riapertura dell’arteria coinvolta nell’infarto è stata offerta a più del 80% degli infartuati dell’intera provincia grazie al coordinamento non solo dell’attività delle cardiologie e dei laboratori di emodinamica del Policlinico S.Orsola e dell’Ospedale Maggiore, ma anche degli altri ospedali provinciali e del 118. La rilevanza di questi risultati e la qualità dei livelli organizzativi raggiunti costituiscono un modello di riferimento in Italia ed hanno riscosso grande interesse anche all’estero.

“Live Science Seminars“ è organizzato dalle Cardiologie dell’Ospedale Maggiore, diretta da Giuseppe Di Pasquale, e del Policlinico S.Orsola – Malpighi, diretta da Angelo Branzi, dal 118, diretto da Giovanni Gordini, e dall’Agenzia Sanitaria Regionale, diretta da Roberto Grilli. Coordinatori scientifici del Live Seminar sono Gianni Casella della Cardiologia dell’Ospedale Maggiore e Antonio Marzocchi della Cardiologia del Policlinico S. Orsola – Malpighi.