I Carabinieri del Nucleo Operativo del Comando Provinciale di Modena hanno arrestato un ricercato ritenuto affiliato ad una cosca della ‘ndrangheta crotonese, sfuggito alla cattura nel corso dell’operazione antimafia “Bellerofonte” effettuata dall’Arma in Cirò e Cirò Marina il 24 maggio scorso, nel corso della quale vennero arrestate 11 persone.

Si era nascosto a Modena, in un condominio della zona ovest della città, Giuseppe Cariati, 46 anni, ritenuto un affiliato alla cosca della ‘ndrangheta di Cirò (Crotone): i militari dell’arma lo hanno arrestato sabato mattina, dopo aver accerchiato un condominio popolare dove l’uomo aveva preso alloggio da poche settimane.

Cariati era sfuggito alla cattura lo scorso 24 maggio, durante un’imponente operazione dei Carabinieri, svolta anche con elicotteri e unità cinofile, che aveva portato all’arresto di diverse persone. A Cariati si è giunti seguendo i movimenti della sua compagna, che sarebbe arrivata a Modena per raggiungere il latitante. I Carabinieri hanno perciò individuato il nascondiglio di Cariati e sono entrati in azione.

Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, hanno portato all’emissione di otto ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip di Catanzaro, nei confronti di presunti affiliati alla cosca mafiosa, e quattro provvedimenti di fermo emessi dalla procura di Crotone.

Tutti sono sospettati di appartenere a un’associazione di tipo mafioso, anche se sono diversi i reati contestati, dall’estorsione allo spaccio di stupefacenti, alla detenzione illegale di armi. Secondo le indagini, la stessa organizzazione si occupava del sostentamento dei propri affiliati, adottando anche forme di assistenza e protezione sociale nei confronti dei membri che erano detenuti o dovevano affrontare spese legali.