Di seguito il testo della lettere che le Rsu Inalca di Castelvetro e Montorsi di Formigine hanno inviato al Presidente di Confindustria, Dottor Luca Cordero di Montezemolo.


Gentile Presidente,
siamo con la presente ad esprimere il nostro più sincero rammarico e risentimento per le parole da Lei usate nell’assemblea degli imprenditori reggiani svoltasi il 20 giugno u.s., definendo il sindacato come il rappresentante dei fannulloni.
Noi sottoscritti appresentanti sindacali unitari dell’Inalca di Castelvetro (MO) e Tre Valli (Montorsi) di Formigine (MO), aziende che
operano nel settore della macellazione bovina e suina, oltre a svolgere il ruolo di rappresentanza dei nostri colleghi di lavoro, siamo anche
lavoratori e possiamo, in modo assolutamente trasparente, affermare che noi ed i nostri colleghi lavoriamo per oltre otto ore al giorno, con doppi turni, in condizioni ambientali assai disagiate, con ritmi di lavoro sempre più elevati.
Egregio Dottor Montezemolo, Le possiamo garantire che anche i nostri colleghi non sono certo dei fannulloni! Tutte le mattine si svegliano alle 4 del mattino per recarsi al macello e per fare il loro dovere di operai e di cittadini italiani, pagando tutte le tasse e i contributi.
Le generalizzazioni che Lei ha fatto non aiutano certo il Paese, oltre ad offendere chi come noi crede nel sindacato, come strumento democratico
di rappresentanza, ma anche come mezzo di soluzione e gestione dei problemi aziendali, possono creare inutili e controproducenti conflitti.

Vorremmo tanto che Ella venisse un solo giorno con noi, non a macellare bovini o suini, ma solo al nostro fianco per vedere come lavorano i
“fannulloni”, come da Lei definiti, ed in quali condizioni si trovano ad operare.

Poi vorremmo che Ella facesse un giro per il territorio di Modena, fra le tante imprese del settore della lavorazione delle carni e dei salumi,
per verificare i processi di esternalizzazione che i suoi colleghi imprenditori stanno effettuando tramite discutibili appalti di manodopera, infischiandosene del Contratto di Lavoro e delle leggi che regolano la materia.

Vorremmo che Ella ci spiegasse come può un imprenditore appaltare linee produttive, o anche semplici mansioni, pagando anche meno di 12,00 € ogni ora di lavoro all’azienda appaltatrice, quasi sempre pseudo cooperative.
Lei ci dovrebbe anche cortesemente spiegare com’è possibile fare questo.
Noi la risposta l’abbiamo e sappiamo che tutto ciò è possibile con un alta dose di illegalità, ma a differenza di Lei non ce la sentiamo di dire
che gli imprenditori del settore della carne e dei salumi sono tutti uguali. Anzi ci sono imprese che cercano di comportarsi correttamente,
rispettando le leggi e i contratti, imprese che stanno subendo una concorrenza sleale, un pesante dumping contrattuale che può pregiudicare
seriamente la loro capacità competitiva e la stessa esistenza.

Noi vorremmo discutere anche di queste cose.

Vorremmo trovare soluzioni per il bene del Paese, il nostro ed il Suo Paese, evitando pericolose ed inutili generalizzazioni.
Distinti saluti.