Sabato pomeriggio una ragazza romena di 20 anni, in preda a forti dolori all’addome, era stata soccorsa dal 118 in via Malvezza, alla periferia est della città, in uno stabile fatiscente abitato da diverse famiglie di immigrati, in prevalenza romeni.

Ai sanitari la donna aveva raccontato di aver avuto un aborto spontaneo la notte precedente e di aver gettato il feto in un cassonetto. Versione ribadita anche ai poliziotti che l’hanno ascoltata al Sant’Orsola, anche se la ragazza avrebbe più volte cambiato il nome della via in cui si sarebbe liberata del bambino. Gli inquirenti, coordinati dal Pm Stefano Orsi, hanno setacciato tutti i luoghi indicati dalla donna ma del feto di pochi mesi non è stata trovata traccia.
Il racconto della donna sarebbe compatibile con gli esami compiuti in ospedale che avrebbero escluso la presenza di tracce di un aborto clandestino. Circostanza che comunque non le risparmierà una denuncia per occultamento di cadavere.