“Vinceremo la sfida della stazione di Calatrava, tutti dobbiamo fare la nostra parte per dare a Reggio Emilia questa infrastruttura di valore. Ubaldi e Vignali se la possono scordare!”. Lo ha affermato, intervenendo al posto del sindaco all’assemblea di bilancio di Cna, il vicesindaco Franco Ferretti, dopo aver toccato il tema del Patto per lo sviluppo e la coesione sociale recentemente firmato fra istituzioni, Tai e sindacati.

“E’ vero, ci abbiamo messo, tutti quanti, un po’ troppo tempo per giungere a quella che, però, è una cornice fondamentale per affrontare problemi concreti e di prospettiva per il futuro della nostra città e della nostra provincia. Oggi perciò questa cornice esiste, ed è disposizione in una fase del ciclo economico diversa da quella che vivevamo due anni fa. L’economia, anche quella della nostra provincia, è uscita da una fase di stagnazione e guarda con più ottimismo al futuro prossimo”.
“Le sei questioni richiamate negli allegati al Patto – ha continuato Ferretti – sono punti che ci vincolano e ci impongono di lavorare in maniera non meno stringente”.

Riguardo le politiche infrastrutturali, “voglio essere molto chiaro su un’infrastruttura che ci sta molto a cuore: la stazione di Calatrava – ha affermato il vicesindaco – Questa è una grande sfida che riguarda il nostro territorio e coinvolge tutti gli attori, dalle istituzioni alle imprese alle associazioni: va vinta e la vinceremo. Le divisioni che ci sono state in passato non hanno più motivo di esistere, dal momento in cui questa opera è stata recepita dal programma della coalizione che i cittadini hanno chiamato a governare Reggio. Tutti dobbiamo fare la nostra parte per dare a Reggio Emilia una infrastruttura di questo valore. Non possiamo permetterci di perdere questa sfida. E non la perderemo. I signori Ubaldi e Vignali se lo scordino!”.

Le linee del Patto. Tra gli altri punti toccati nella sua relazione, Ferretti si è soffermato sulla elaborazione delle Linee di azione condivise nel Patto: “Il Comune ha concepito e concepisce la realtà reggiana come un polo di eccellenze e come un polo di riferimento per un sistema economico-sociale di qualità. Questo sistema ha al centro le persone, punta sul sapere e la cultura, sa essere attrattivo per chi ci guarda da fuori, valorizza il lavoro e il capitale umano, fa dell’alleanza tra imprese e territorio un punto di forza per sviluppare la competitività. Tutto ciò esige una politica delle istituzioni, delle forze sociali ed economiche, che sia rigorosa sul piano strategico e capace di assumere come una grande opportunità, la capacità di tenuta che sta dimostrando il tessuto reggiano e i suoi positivi indicatori economico-sociali: export, occupazione, qualità della vita”.

La proposta di Cna. Ferretti ha accolto con indubbio favore la proposta lanciata dal presidente di Cna di dare una sede unica di riflessione e confronto tra le associazioni di rappresentanza imprenditoriale della Micro, piccola e media impresa.
“Una proposta che merita un sostegno anche istituzionale per il fine che indica: nuove forme di aggregazione di unità e di efficacia della rappresentanza. Reggio, se vuole continuare ad essere un territorio leader, come effettivamente è in molti settori, deve essere un ambiente gradevole e accogliente per le persone che ci vivono e deve essere capace di attrarre talenti, vincendo la competizione con altri territori. E’ indispensabile però una assunzione comune di responsabilità. Da parte di Cna mi sembra chiaro che ci sia questa disponibilità, e la valuto molto positivamente”.

Risposta a Montezemolo. Ferretti ha ricordato, tra i temi all’ordine del giorno, la rivisitazione complessiva del funzionamento degli enti locali, a cui sta lavorando l’Anci, anche per evitare possibili sprechi, così come il ddl che il Governo sta preparando sui costi degli enti pubblici e che inciderebbe rispetto al rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni.
In conclusione, una risposta al presidente di Confindustria, alcuni giorni fa a Reggio Emilia “Sarebbe inaccettabile dire come ha fatto pochi giorni fa Luca Cordero di Montezemolo –
ha concluso il vicesindaco – che il progresso del nostro territorio sia merito esclusivo delle imprese e che gli enti locali non solo non abbiano dato un contributo ma addirittura abbiano in un certo senso funzionato da zavorra.
Anche il sindaco Graziano Delrio ha risposto bene a questa grossolana semplificazione, ricordando a Montezemolo, ad esempio, che le migliaia di immigrati che contribuiscono alla creazione della ricchezza nel nostro territorio hanno enormi bisogni, che condividono con le loro famiglie, e ai quali gli enti locali hanno dato e continuano a dare risposte importanti, anche in termini di risorse finanziarie e di welfare.
La partita che decide il destino del nostro territorio va giocata da tanti attori, che hanno tutti uguale dignità: gli enti locali, le imprese private e cooperative, le associazioni imprenditoriali, le organizzazioni sindacali. Fare i primi della classe non serve a nulla, e non servono a nulla neppure le scomuniche e le invettive. Le linee di azione per la qualità dello sviluppo ci indicano la strada sulla quale dobbiamo lavorare, tutti insieme, e tirando nella stessa direzione”.