Sono oltre 35 milioni gli italiani che vanno in vacanza nelle località turistiche nazionali in questa estate, altri 15 milioni di italiani faranno le spese per i saldi nelle città. In totale 45 milioni di clienti di un mercato che unito a quello invernale, in media ha fatto fatturare negli ultimi 10 anni almeno il 25-30 degli introiti dei venditori.

Dall’introduzione dell’Euro pero’ qualcosa è mutato (il prezzo in primo luogo): sia in inverno che in estate il fatturato delle promozioni non in saldo ogni anno è cresciuto in modo considerevole. Tanto che quest’anno secondo le prime stime si parla già di circa la metà dell’intero mercato ad appannaggio delle promozioni prima dei saldi.
Molti esercizi continuano promozioni anche in periodo di saldi. Per il consumatore (soprattutto la consumatrice 65%) si tratta di affari !? Mediamente il costo in saldo di una t shirt, di un jeans, è lo stesso non in saldo di prima dell’euro.
Le vendite “diverse“ si avvicinano alla metà del fatturato. Tutto cio’ fa capire che occorre cambiare la legge – insiste Telefono Blu Consumatori -, consentendo sconti e saldi tutto l’anno e facendo in modo che esista una vera concorrenza a colpi di ribassi. Visto che la maggior parte degli introiti è sul tessile è evidente che c’è il rischio di infiltrazioni di tarocchi e di tanti falsi; per cui dovranno aumentare i controlli delle forze di polizia. Per quanto riguarda i saldi Telefono Blu stima che nelle loclalità turistiche andranno 900 milioni al Nord, 600 al centro, 550 al Sud e 160 alle Isole. L’intenzione media della spesa sarà per ogni italiano intorno ai 130 €uro.
I consigli di telefono blu sono quelli di fotografare e filmare i negozi e comunque biro e taccuino, in modo da vedere concretamente le differenze prima dei saldi e con i saldi.

L’Emilia e la Romagna avranno a disposizione circa 250 milioni (come lo scroso anno) per queste spese. Di questi almeno 80 spesi fuori regione (30 gli emiliani 25 i bolognesi e 20 i romagnoli) dai turisti emiliani e romagnoli.br>
La spesa media sarà di 210 wueo in tutti i capoluoghi (+10 euro rispetto 2006). I tanti turisti presenti in Emilia e Romagna spenderanno invece mediamente non meno di 260 euro.
Degli oltre 170 milioni che verranno spesi in regione dagli emiliano romagnoli – secondo le stime – verranno ripartiti: circa 60 nell’area di Bologna, 55 sulla Costa fra la provincia di Rimini 26, Ravenna 18 e 9 Forlì-Cesena. I restanti 55 saranno ripartiti fra Modena con 16, Ferrara 12, Parma 11, Reggio 9, Piacenza 7. Interessante anche la cifra spesa dai turisti in Regione, non meno di 70 milioni (solo tra gli italiani).

’Telefono Blu ed Sos Consumatori” hanno attivato tre centralini 02 76003013 per la provincia di Piacenza; 051 440055 per Bologna-Modena-Ferrara-Reggio Emilia e Parma, e 0541 694282 per le tre provincie romagnole, a cui segnalare problemi riscontrati. A disposizione anche il sito web: Sos Consumatori