Per la prima volta in Emilia-Romagna, nelle sale operatorie del Nuovo Ospedale S. Agostino Estense di Modena, è stata utilizzata una nuova tecnica endoscopica per la cura del reflusso gastro-esofageo, una malattia molto diffusa.

Gli interventi, realizzati lo scorso 2 luglio, sono stati eseguiti dalle équipe congiunte della Chirurgia Generale – diretta dal dott. Gianluigi Melotti – e della Endoscopia digestiva – diretta dalla dr.ssa Rita Conigliaro – su tre pazienti ai quali è stata ricostruita la valvola cardiale (impedisce la risalita di contenuto gastrico dallo stomaco verso l’esofago).br
L’intervento, uno dei primi in Italia, è stato realizzato esclusivamente per via endoscopica attraverso il cavo orale, con un nuovo strumento di nome Esophyx. Fino ad oggi tali interventi si eseguivano per via laparoscopica e richiedevano incisioni addominali più o meno ampie.
Naturalmente occorre un gruppo di operatori con grande esperienza di endoscopia digestiva e di chirurgia mini-invasiva.
L‘équipe chirurgica è costituita dal dott. Melotti, dalla dott.ssa Conigliaro, dalla dott.ssa Maria Antonietta Fasone e dalla dott.ssa Laura Mosca. I tre pazienti rispettivamente di 40, 50 e 57 anni stanno bene e sono già stati dimessi.

Il reflusso gastro-esofageo è una malattia cronica, i cui sintomi (bruciori di stomaco o dietro lo sterno, acidità, rigurgito, senso di digestione lenta e faticosa) hanno un impatto negativo sulla qualità di vita del paziente. Se mal curata, inoltre, questa malattia costituisce uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di patologie più gravi.
La ricerca di sempre minore invasività e traumatismo per i pazienti, sta portando la ricerca chirurgica, con il supporto delle maggiori aziende dell’area biomedicale, verso soluzioni che utilizzino gli orifizi naturali del corpo umano per risolvere problemi chirurgici anche complessi. Grazie al nuovo metodo si ridurranno le complicanze post-operatorie ed i periodi di invalidità temporanea legati all’intervento tradizionale.

La chirurgia di Modena, da vent’anni all’avanguardia nel campo della chirurgia mini-invasiva, ancora una volta è in prima linea nell’introduzione di innovazioni volte a migliorare la qualità di vita e la sicurezza dei pazienti operati.