Secondo la ricostruzione del Pm di Bologna Elisabetta Melotti, che ha chiuso le indagini, fu un omicidio premeditato quello compiuto il 14 luglio 2006 dal commercialista Andrea Rossi, quando strangolò Vitalina Balani, la pensionata che lo aveva visto crescere e al quale aveva affidato investimenti per due milioni.


Il Pm ha infatti fatto notificare al commercialista, che si trova in carcere da sei mesi e che si è sempre dichiarato estraneo all’omicidio, un avviso di fine indagine – che solitamente prelude alla richiesta di rinvio a giudizio – in cui si ipotizzano l’omicidio volontario con tre aggravanti, tra cui quella della premeditazione, due episodi di appropriazione indebita e due circonvenzioni di incapace.
Le altre aggravanti dell’omicidio sono la minorata difesa della donna, che aveva 70 anni contro i 44 di Rossi, uomo dal fisico imponente, e il fatto di aver commesso l’omicidio per garantirsi il profitto degli altri reati. L’omicidio premeditato prevede l’ergastolo.