Lo studio, curato dal professore Vittorio Capecchi e Sergio Maccagnani dell’agenzia di marketing territoriale PromoBologna, fa il quadro del settore sul territorio bolognese. Domani a San Lazzaro di Savena al workshop sul tema: “La Postindustria dei contenuti nell’area metropolitana bolognese” ne discutono insieme istituzioni e imprese.


Un settore vitale dalle iniziative e dagli eventi di rilevanza internazionale, viene analizzato per la prima volta da una diversa visuale, quella degli operatori e delle realtà economiche che lavorano alla realizzazione di prodotti e servizi cinematografici, televisivi e multimediali. Sono oltre 150 le imprese attive a Bologna in questo settore, oltre a più di 100 professionisti che operano su questo territorio e che collaborano con le realtà imprenditoriali locali a seconda dei progetti da realizzare. Sono questi i numeri del settore cinema&multimedia nell’area metropolitana bolognese, oggetto di una ricerca curata da PromoBologna – l’agenzia locale per il marketing territoriale – e dal professore Vittorio Capecchi del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Bologna. Il settore, che è stato scomposto in 3 filiere specialistiche – cinema, televisioni e prodotti multimediali – rappresenta una componente poco conosciuta del sistema economico bolognese su cui la ricerca, per la prima volta, si focalizza non solo per analizzare le caratteristiche specifiche dei soggetti presenti nel territorio, ma anche per identificare azioni per lo sviluppo e la promozione del settore. Questo comparto risulta infatti per il territorio strategico non solo dal punto di vista culturale ma anche economico, per gli indotti diretti e indiretti in grado di generare sul territorio.

Cinema. Riconosciuta a livello internazionale per la presenza della Cineteca e delle strutture specializzate nel restauro e nell’archiviazione dei film, Bologna è la sede di 43 società di produzione, specializzate in particolare nella realizzazione di documentari e video a cui se ne aggiungono altre 31 specializzate nelle altre fasi necessarie alla produzione (dalla post produzione alla fornitura di attrezzature e servizi per le imprese). Forti soprattutto della loro capacità creativa e nella qualità delle produzioni, le imprese censite sono di piccole dimensioni e si avvalgono della collaborazione di una rete di professionisti presenti sul territorio.
Televisioni locali. Delle 11 televisioni locali censite, sei sono tv via etere (Canale 11, E’ Tv, Rete8, 7Gold, Telesanterno, Rai), due sono telestreet (Orfeo Tv, Teleimmagini), una è di condominio (Condominio Torre19) e due, Codec.tv e Lepida, rappresentano le nuove esperienze televisive legate all’innovazione tecnologica, di cui Bologna vanta un primato nazionale.
Prodotti multimediali. Sono circa 60 le imprese attive in questa filiera (escludendo le imprese che si occupano strettamente di ICT), 10 le associazioni specializzate nella fornitura di prodotti e servizi multimediali. Un settore in continua espansione sul territorio che si caratterizza per la capacità di creare nuovi contenuti e modalità di fruizione non solo nel tradizionale campo della comunicazione per imprese e istituzioni, ma anche in settori come la cultura e la formazione, l’arte e i beni culturali, il sociale e la democrazia partecipativa.

Questo settore è oggi attraversato da una forte innovazione tecnologica (il passaggio dalla pellicola al digitale, i cambiamenti nelle telecomunicazioni e le nuove possibilità di trasmettere e ricevere contenuti multimediali, i cambiamenti nella multimedialità e le strategie di cross over) che apre nuove possibilità di ricerca e di imprenditorialità. “In una situazione di potenzialità, ma anche di fragmentazione delle imprese dell’area”, sottolinea Vittorio Capecchi dell’Università di Bologna, “è possibile far decollare Bologna come polo nazionale dell’area cinema&multimedia rafforzando la sua posizione rispetto a Roma, Milano a Torino che attualmente sono le città leader in questo settore”. “La ricerca – prosegue Capecchi – ha individuato negli incontri con gli attori pubblici e privati del settore un primo ventaglio di proposte significative che verranno presentate nel workshop del 12 luglio, un’occasione per discutere anche le proposte su cui investire”.

L’insieme della realtà considerate dimostra dunque che esiste un sistema di imprese che, pur in competizione con altre realtà nazionali consolidate ed emergenti, trova ragioni e condizioni fondamentali di localizzazione sul territorio. Tra cui ad esempio, un’offerta formativa di alto livello e la presenza di numerosi festival di carattere internazionale. A Bologna sono attivi 3 corsi di laurea e più di cinque master nel settore multimediale dell’entertainment organizzati dall’Università di Bologna; la scuola di Ermanno Olmi, “Ipotesi Cinema”, per preparare giovani autori e critici cinematografici nell’ambito della Cineteca; un corso di alta formazione per sceneggiatori a cura dell’Associazione Lus; oltre 15 corsi per professionalità intermedie per il settore cinema e per il multimediale organizzati da strutture pubbliche e private, 22 manifestazioni e festival legati al settore, di cui 5 di rilevanza internazionale.

In un momento in cui l’industria della cultura e la creatività rappresentano sempre più fattori importanti per lo sviluppo delle aree avanzate, Bologna vanta già fattori concreti per ragionare su un ulteriore consolidamento di questo sistema di imprese. “Il numero delle imprese, dei corsi di alta formazione e per professionalità intermedie, dei festival – spiega Sergio Maccagnani di PromoBologna – rileva la presenza sul nostro territorio di un vero e proprio settore economico con elevate potenzialità e opportunità di sviluppo. I contenuti e la creatività, fattori fondamentali nella nuova economia della conoscenza, rappresentano i punti di forza del nostro territorio che meritano di essere valorizzati e promossi a livello nazionale e internazionale”.

Di questo si parlerà domani, 12 luglio, nel workshop dal titolo La Postindustria dei contenuti nell’area metropolitana bolognese. L’appuntamento, che vedrà la partecipazione di rappresentanti istituzionali ed economici del territorio (vedi programma) si terrà nella nuova Sala dei convegni della Mediateca di San Lazzaro di Savena. “Il workshop è un’occasione di confronto con gli operatori del settore dopo un lavoro sul campo che abbiamo ritenuto indispensabile per poter sviluppare iniziative di promozione e valorizzazione della filiera e per lavorare con le istituzioni del territorio su possibili azioni che ne supportino lo sviluppo – commenta il direttore generale di PromoBologna Giuseppina Gualtieri – La filiera cinema-televisioni e prodotti multimediali è considerata strategica per uno sviluppo del territorio nei campi della cosiddetta economia emergente e della creatività. Tanti sono i campi di interesse per la discussione, dal tema del rapporto fra creatività ed impresa, al rapporto fra tecnologia e produzioni multimediali, alle caratteristiche del mercato delle produzioni nel settore al crescente interesse di investimenti finanziari anche internazionali nelle produzioni cinematografiche, all’importanza che le location cinematografiche hanno assunto come strumenti di promozione territoriale e di attrazione turistica”.