Dal 14 al 19 luglio, la centralina di San Lazzaro ha registrato, per quanto riguarda l’ozono, il superamento del livello di attenzione sei volte consecutive, quindi tutti i giorni, indicando ieri alle 14 una concentrazione di 222 microgrammi per metro cubo d’aria.

Mercoledì alle 18 la concentrazione dell’ozono era a 232 microgrammi. Martedì, a quota 213 microgrammi. Il ciclo di monitoraggio della qualità dell’aria aveva evidenziato l’aumento della sostanza inquinante una prima volta il 14 luglio, con 183 microgrammi di ozono; alle ore 13 del giorno successivo la concentrazione di inquinante era a 188 microgrammi, mentre alle 18 del giorno 16 il livello aveva raggiunto i 214 microgrammi.



Il superamento della cosiddetta soglia di attenzione e informazione (180 microgrammi per metro cubo) dell’ozono è favorito dalle attuali condizioni di caldo e afa hanno determinato l’innalzamento delle concentrazioni dell’inquinante a Reggio, come in altri centri urbani della Pianura padana.
Elevate concentrazioni di ozono in atmosfera possono essere responsabili di irritazioni agli occhi, al naso e alla gola, di attacchi di tosse e di un senso di pressione sul torace, che si manifestano o si accentuano durante gli sforzi fisici. I sintomi di malessere sono passeggeri e cessano normalmente quando i livelli di ozono diminuiscono.



Sono previsti nuovi superamenti dei limiti di attenzione nei prossimi giorni. L’assessorato Ambiente del Comune di Reggio invita a osservare alcuni consigli di carattere igienico-sanitario:



a) ridurre, soprattutto per i soggetti a maggiore rischio (anziani, bambini, persone con malattie respiratorie), la permanenza all’esterno nei periodi di massima insolazione giornaliera, compresa, fra le 12 e le 17, quando l’ozono raggiunge concentrazioni più elevate;
b) evitare l’attività fisica all’aperto durante le ore di massima insolazione, in quanto l’impegno muscolare provoca una maggior ventilazione polmonare con conseguente maggior assorbimento degli inquinanti;
c) è opportuno inoltre curare un’adeguata idratazione (bere, evitando bevande zuccherate) e alimentazione (maggior consumo di frutta e verdura).



Si invita inoltre la popolazione a:
1) limitare l’uso delle autovetture private;
2) ricorrere, quando possibile, all’utilizzo dei mezzi di pubblico trasporto.