La bozza di accordo sulla qualità dell’aria, presentata ieri dall’Assessorato regionale alle forze imprenditoriali rappresenta un inutile tentativo di bloccare l’emergenza senza riuscire a risolvere i problemi strutturali dell’inquinamento atmosferico.

La Confesercenti dell’Emilia-Romagna contesta, in particolare i tempi di presentazione dei provvedimenti e i contenuti. Sul primo aspetto ogni anno si verifica la medesima situazione, con la presentazione alle parti del provvedimento a ridosso della sua necessaria approvazione, con tempi ristretti per la discussione e nessun momento di confronto preparatorio nei mesi invernali. Sui contenuti ogni anno la soluzione più immediata e pratica risulta quella dell’aumento progressivo delle limitazioni alla mobilità delle persone e delle merci che creano grandissimi disagi ai cittadini, problemi all’operatività delle imprese e, per ammissione stessa della Regione – così è riportato nella documentazione tecnica che accompagna la bozza dell’accordo – portano benefici irrilevanti alla qualità dell’aria.

Già l’anno passato il divieto al giovedì con orario continuato ha creato grandi disagi a molti cittadini della regione e il fatto che questo sacrificio non produca effetti positivi rischia di esasperare la situazione.


A giudizio della Confesercenti sarebbe più utile muoversi in un ambito strategico, con provvedimenti in grado di sostenere l’utilizzo delle energie meno inquinanti, la messa a disposizione di incentivi per il settore privato per la sostituzione degli automezzi, la razionalizzazione della mobilità sul territorio delle merci; provvedimenti a cui affiancarne altri più modesti ma altrettanto efficaci, come la pulizia delle strade adottata con successo in molte città europee e in grado di smaltire le polveri sottili.