Dal 2006 per iniziativa di un piccolo gruppo di esperti e agricoltori nel modenese è stata avviata la coltivazione della canapa con finalità industriali ed energetiche. Venerdì 27 luglio in località Casette di Nonantola si terranno prove dimostrative per lo sfalcio e la imballatura della canapa. Sarà anche l’occasione per fare il punto su questa cultura tradizionale che può essere coltivata con il metodo dell’agricoltura biologica, non richiede irrigazioni ed e’ utilizzabile per molteplici usi anche energetici e per la bioedilizia.


“Questa giornata – spiega Graziano Poggioli, assessore provinciale all’Agricoltura e alimentazione della Provincia – intende verificare i risultati del secondo anno di coltivazione e l’evoluzione della meccanizzazione nella fase di raccolta del prodotto mirando a raggiungere efficienza e produttività”.

“L’obiettivo del progetto – sottolinea l’assessore – è quello di impostare una filiera produttiva locale dalla coltivazione alla prima trasformazione e successiva commercializzazione consortile del prodotto, con gli agricoltori protagonisti e attori primari in tutte le fasi. In occasione di questa giornata verrà anche illustrata una proposta di statuto per la costituzione di un consorzio di imprenditori agricoli per la produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti a base di canapa”.

La giornata dimostrativa comincerà alle ore 9,30 all’azienda agricola Cavriani, in via Gatti nella frazione Casette di Nonantola.
Interverranno, oltre Poggioli, che illustrerà il progetto, Pier Paolo Borsari, sindaco di Nonantola, Giancarlo Muzzarelli, presidente della Commissione territorio, ambiente, mobilità della Regione Emilia Romagna che parlerà della recentissima legge regionale e Marco Ligabue del Centro ricerche produzioni animali il quale esporrà un progetto di produzione di biomasse dalla canapa associato all’impiego di liquami animali nella fase della concimazione. Le prove di sfalcio e imballatura sono previste per le ore 10,30.

All’iniziativa collaborano anche gli istituti agrari Spallanzani di Castelfranco e Calvi di Finale e il comitato Sagra dell’agricoltura, artigianato e commercio di Castelfranco. Inoltre partecipano il Collegio dei periti agrari e l’Ordine degli agronomi e le organizzazioni provinciali agricole (Confederazione Italiana agricoltori, Associazione agricoltori, Federazione coltivatori diretti, Copagri- Conferazione produttori agricoli).