Una partnership – costituita da rappresentanti delle Aziende Sanitarie modenesi, degli Ospedali privati, dei Medici di medicina generale e dall’Associazione “Gli Amici del Cuore” – che ha l’obiettivo di ridurre la mortalità per malattie cardiovascolari.

E’ come se ogni anno un piccolo comune della nostra provincia scomparisse del tutto. Un esempio che permette di comprendere meglio la dimensione e la gravità delle malattie cardiovascolari che sono fra le cause di mortalità e invalidità più diffuse.
Nella provincia di Modena le malattie del sistema circolatorio sono la principale causa di morte in entrambi i sessi, con oltre 2.700 decessi all’anno, pari circa al 41 per cento di tutte le morti. Le cardiopatie ischemiche acute e croniche come l’infarto, con circa 900 decessi l’anno, e i disturbi circolatori dell’encefalo come l’ictus, con circa 660 decessi annui, sono le più devastanti tra queste patologie.

Come arginare questo fenomeno?
Un’ulteriore risposta nella nostra provincia la si vuole dare con la costituzione di una “Alleanza per il cuore”: una partnership intersettoriale, costituita da rappresentanti delle Aziende sanitarie modenesi, degli Ospedali privati, dei Medici di Medicina Generale e dall’Associazione di volontariato “Gli Amici del Cuore”, aperta al contributo di altri enti ed associazioni. L’obiettivo è quello di perfezionare ulteriormente l’integrazione fra tutti coloro che operano nei diversi settori – prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione – delle malattie cardiovascolari.
A testimonianza dello spirito di collaborazione che l’alleanza vuole rafforzare, alla conferenza stampa di presentazione hanno preso parte numerosi soggetti che rappresentano le istituzioni pubbliche, private e del terzo settore coinvolte nel progetto.

Per le due Aziende sanitarie, USL e Policlinico, hanno partecipato i rispettivi direttori generali, Giuseppe Caroli e Stefano Cencetti. Le due strutture pubbliche di riferimento per la cardiologia modenese sono state rappresentate dal Direttore del Dipartimento di Area Critica Azienda USL di Modena Romeo Zennaro e dal Direttore del Dipartimento Integrato di Emergenza-Urgenza dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena Maria Grazia Modena. Per quanto riguarda il volontariato era presente il presidente dell’Associazione “Gli Amici del Cuore” Giovanni Spinella, mentre per rappresentare le cure sul territorio c’erano il Direttore del Dipartimento Cure Primarie Azienda USL di Modena Maria Luisa De Luca, il direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica Adriana Giannini e il Medico di Famiglia Angela Codifava. Per gli ospedali privati ha partecipato il Direttore Sanitario dell’Hesperia Hospital Stefano Reggiani. “L’alleanza per il cuore” è realizzato all’interno del Programma Prevenzione e Promozione della Salute coordinato da Giuseppe Fattori.

Le principali cause delle malattie cardiovascolari sono legate a stili di vita non sani come, fumo, alcol, colesterolo elevato, sovrappeso, ipertensione, dieta povera di frutta e verdura, sedentarietà. La prevenzione primaria, basata su azioni informative finalizzate alla sensibilizzazione della popolazione, resta l’arma più valida e importante per combattere questo tipo di patologie. L’idea è tanto semplice quanto efficace: si può limitare il rischio di malattie cardiovascolari adottando sani stili di vita. Un terreno da tempo battuto dalla Direzione Sanitaria dell’Azienda USL di Modena che attivato il Programma “Prevenzione e promozione della salute” grazie al quale si stanno realizzando diversi progetti per promuovere sani stili di vita, ad esempio, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nei centri commerciali.

Un altro importante campo d’intervento è quello della prevenzione delle recidive per quelle persone che hanno già subito eventi acuti di tipo cardiovascolare come infarto, angina e scompenso cardiaco. A questo fine è stato messo a punto un apposito piano regionale, recepito anche nella nostra provincia, che ha l’obiettivo di ridurre al minimo tali episodi attraverso una migliore integrazione fra gli ospedali e le strutture esistenti sul territorio. Uno degli impegni primari è migliorare le relazioni fra i medici di famiglia e gli specialisti cardiologi per ottimizzare l’assistenza dei pazienti dimessi dall’ospedale.
Prende così corpo grazie all’alleanza per il cuore un’opportunità in più per rafforzare ulteriormente l’integrazione fra tutti i professionisti che a vari livelli sono coinvolti nell’assistenza ai pazienti.