Per aver scritto sui muri di Strada Maggiore, nel centro di Bologna, due anarchici sono stati condannati a 10 mesi. Disposta anche la custodia in carcere. Per altri tre loro compagni, incensurati, condanna a quattro mesi e ritorno in libertà, ma con divieto di dimora a Bologna.

Sono stati tutti condannati per danneggiamento aggravato, imbrattamento e deturpamento per le scritte lasciate sotto il portico dei Servi e in strada Maggiore, per il danneggiamento del bancomat Carige (sempre in strada Maggiore) e per i vandalismi contro le due macelleria di via Pescherie Vecchie.

Il sindaco Cofferati ha lanciato da qualche tempo una campagna contro i graffittari, sollecitando anche azioni repressive nei confronti di chi imbratta.