Sono partiti oggi i lavori di recupero e consolidamento del ponte storico sul torrente Pescarolo a Prignano chiuso dal 1998 e sostituito dall’attiguo ponte Bailey.

L’intervento, realizzato dalla Provincia di Modena con un costo di 570 mila euro, “fa parte – spiega Egidio Pagani, assessore provinciale alla Viabilità – di un progetto complessivo di sistemazione del traffico in questa zona che prevede la riapertura alla circolazione del vecchio ponte entro la prossima estate e il conseguente smontaggio del ponte Bailey, allo scopo di avviare i lavori di costruzione di un nuovo ponte per snellire e rendere più sicuro il traffico tra Sassuolo e Prignano, avvicinando la montagna al distretto ceramico”.

I lavori del nuovo ponte partiranno quindi nell’estate del 2008 e dureranno 15 mesi con un investimento di un milione e 380 mila euro.
Una volta terminata l’opera, il traffico sarà spostato sul nuovo ponte mentre quello storico diventerà un percorso pedonale e ciclabile.
Nelle settimane scorse sono stati eseguiti tutti i lavori propedeutici alla partenza del cantiere: spostamento delle linee del gas, elettricità e telefono che interferiscono con le lavorazioni, oltre all’analisi sul campo del rischio bellico residuale: siccome il ponte fu minato e stata controllata tutta l’area circostante con uno strumento di rilevazione di materiale esplosivo.
Il vecchio ponte presenta diversi problemi strutturali evidenziati da fessure e lesioni aperte lungo la struttura. Grazie all’intervento di recupero saranno ricostruite la parti più degradate, “impacchettando” le volte in laterizio con l’inserimento di barre di sostegno, tiranti e chiodature.
Un’attenzione particolare sarà riservata alla ricostruzione degli elementi architettonici di pregio come le cornici in laterizio, i cappucci delle pile e le murelle in pietra. Tutto l’intervento viene realizzato con il parere favorevole della Soprintendenza.

Costruito nel 1920 in pietra e mattoni su due campate, il ponte è lungo oltre 24 metri e largo oltre sei; fu gravemente danneggiato durante la guerra e in parte ricostruito nel 1946.